Incidenti in montagna: tre soccorsi tra il Matajur, i Laghi di Fusine e il San Simeone
Il Soccorso Alpino è intervenuto per una donna con una frattura alla caviglia sul Matajur, un trauma facciale ai Laghi di Fusine e un’escursionista smarrita tra i monti. Decisivo l’uso dell’elisoccorso per il recupero.

Pomeriggio intenso per gli operatori del Soccorso alpino sulle montagne del Friuli. Tra le 14.15 e le 15.50 circa, la stazione di Udine è intervenuta sul monte Matajur assieme al secondo elicottero dell'elisoccorso regionale e all'ambulanza per soccorrere una donna di Gorizia sulla quarantina, procuratasi una probabile frattura ad una caviglia poco sotto la cima del monte. La donna era in compagnia del marito e dei figli e non riusciva più a scendere. Il secondo elicottero era a Claut dove era in corso una esercitazione, ha imbarcato due tecnici e si è portato sullo scenario. La donna è stata caricata a bordo e affidata al rifugio Pelizzo all'ambulanza.
Tra le 15.40 e le 16.40 circa, la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino è stata attivata assieme alla Guardia di finanza, ai vigili del fuoco e all'ambulanza ai Laghi di Fusine dove una donna del Friuli collinare del 1961 è inciampata lungo il sentiero del lungolago procurandosi un trauma facciale. Niente di preoccupante, all'arrivo dei soccorritori era già ristabilita ma comunque è stata visitata dall'equipaggio dell'ambulanza.
Tra le 15.40 e le 19, infine, l'intervento che pareva in un primo tempo il più semplice si è rivelato invece più complicato e lungo. Una donna ha chiamato riferendo di aver perso il sentiero scendendo tra i monti Festa e San Simeone. Non aveva problemi sanitari ma riferiva di non riuscire più a capire dove si trovasse. Con il sistema di georeferenziazione sms locator inviato sul suo cellulare è stato possibile individuare la sua posizione con precisione e le squadre dei soccorritori della stazione di Udine, assieme ai soccorritori delle Fiamme gialle, si sono mosse prima seguendo la strada asfaltata del San Simeone e poi percorrendo un tratto di strada fino agli Stavoli Trions; da qui hanno proseguito a piedi. Il segnale ha portato le squadre in un punto molto impervio e pericoloso dal quale però non sarebbe stato possibile raggiungere la donna, che si trovava sopra dei salti di roccia. A quel punto si è deciso di attivare nuovamente il secondo elicottero dell'elisoccorso regionale che ha imbarcato un tecnico di elisoccorso ad Artegna e lo ha portato sullo scenario, calandolo con il verricello per il recupero della donna. Con altre rotazioni sono stati recuperati anche i soccorritori giunti nei suoi pressi.
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