Soldati e Fulchir nella cordata per salvare il gruppo Uanetto

Ci sono Franco Soldati e Carlo Fulchir a capo della cordata d’imprenditori friulani ormai vicina a chiudere un accordo necessario per il salvataggio di Uanetto
Morrtegliano 28 febbraio 2013 iuanetto Copyright Petrussi Foto Press /turco
Morrtegliano 28 febbraio 2013 iuanetto Copyright Petrussi Foto Press /turco

CASTIONS DI STRADA. Ci sono Franco Soldati e Carlo Fulchir a capo della cordata d’imprenditori friulani ormai vicina a chiudere un accordo necessario per il salvataggio di Uanetto. Al momento non si parla di acquisto, bensì dell’affitto di sei delle sette società del gruppo di Castions di Strada, vale a dire i due prosciuttifici, le aziende agricola e di trasporti, il macello e i punti vendita. Tutti, dunque, salvo il ristorante.

Contattato ieri telefonicamente, Fulchir ha confermato la trattativa in corso riservandosi di render noti tutti i dettagli dell’operazione solo a firma avvenuta. Di più se ne saprà già oggi visto che, nonostante l’ufficialità non ci sia ancora, in mattinata i titolari del gruppo presenteranno la cordata d’imprenditori, tra i quali come già detto si conta anche il presidente dell’Udinese Franco Soldati, alle parti sociali cui sarà illustrato il business plan messo a punto per rilanciare il gruppo.

Uanetto, ricordiamolo, versa in una situazione di difficoltà per via d’importanti investimenti che non hanno dato i risultati previsti causando a caduta un buco di diversi milioni di euro e l’impossibilità del gruppo a pagare i crediti ai fornitori, tanto che alcuni di questi si sono già rivolti alla magistratura.

Una boccata d’ossigeno dovrebbe arrivare ora grazie all’affitto delle imprese, ma restano ancora da chiarire molti dettagli dell’operazione, a partire da quale copertura occupazionale garantiranno i nuovi imprenditori. In ogni caso si stanno cercando di mettere in campo tutti gli sforzi necessari per salvare questa realtà diventata negli anni leader nel settore agroalimentare. Uanetto dà infatti lavoro a oltre 100 persone, spalmate sulle varie imprese che fanno capo alla famiglia. Un punto, questo relativo alla continuità occupazionale, che sarà sviscerato stamattina nel corso dell’incontro sindacale assieme all’illustrazione dei vari dettagli del piano industriale.

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