Sono 21 i sacerdoti vicini alle dimissioni per limiti di età

“Scoperte” 14 parrocchie, di cui nove di grandi dimensioni La proroga sino agli 80 anni consentita solo in piccole realtà



Sono 21 i sacerdoti che, tra il 2018 e il 2021, raggiungono i 75 anni di età. È il momento in cui, secondo il Codice di diritto canonico, devono rassegnare le dimissioni dalla guida delle parrocchie. Al di là dell’atto formale, è poi il vescovo diocesano, sentito l’interessato, a decidere il da farsi.

Nella diocesi di Concordia-Pordenone il vescovo, sentito il consiglio presbiterale, ha disposto la consuetudine di lasciare la parrocchia con popolazione superiore ai 2 mila 500 abitanti, la facoltà per quelle più piccole, con possibilità di proroga sino agli 80 anni. Non sono escluse, come non lo sono state sinora, delle deroghe per sacerdoti che hanno proseguito il ministero, salute e forze permettendo, per uno o due anni.

Qualche numero. Considerando gli anni di nascita tra il 1943 e il 1946, sono ventuno i sacerdoti prossimi all’età pensionabile, che scatta, appunto, a 75 anni. Di questi, 14 sono tuttora parroci, nove in realtà superiori ai 2 mila 500 abitanti. Gli altri sette hanno incarichi di affiancamento come collaboratori pastorali.

Nello specifico, sono cinque i parroci che hanno compiuto 75 anni nel 2018 e tutti in servizio: Gianfranco Corazza ad Aviano e Villotta (oltre 5 mila abitanti), Giorgio Santin al Santissimo Redentore di Villadolt di Fontanafredda (quasi 3 mila abitanti), e Otello Quaia, parroco del duomo San Marco di Pordenone. Reggono parrocchie minori, ovvero con meno di 2 mila 500 abitanti, Roberto Sarti (Lestans e Valeriano) e Vincenzo Quaia (San Giorgio al Tagliamento).

Due parroci presentano le dimissioni nell’anno corrente: Paolo Zovatto, 9 mila anime tra Maniago e Campagna, e Giosuè Tosoni, 4 mila abitanti, a Torre “vecchia”.

Cinque i sacerdoti nati nel 1945 e che quindi consegneranno la rinuncia durante l’anno prossimo, a seconda del compleanno: Ruggero Mazzega, parroco di Roveredo in Piano e delle Villotte di San Quirino (quasi 6 mila abitanti), Carlo Conforto, parroco di Cinto Caomaggiore e Settimo; quindi tre preti di realtà minori: Luigi Nonis (Meduna e Azzanello), Giancarlo Stival, abate di Sesto al Reghena, e Luigi Colman (Frisanco Casasola).

Solo due (altrettanti non hanno parrocchia), invece, sono i parroci che raggiungeranno i 75 anni nel 2021: Antonio Buso, alla guida di Zoppola, Murlis, Cusano Poincicco, oltre 5 mila abitanti, e Pietro Ivan, alla guida di Sant’Odorico di Sacile, che conta oltre 3 mila 300 abitanti.

Come detto, spetta al vescovo la parola finale. I sacerdoti, infatti, hanno l’obbligo di presentare le dimissioni per anzianità; il presule può chiedere di proseguire il ministero, sino agli 80 anni in realtà minori e qualora le condizioni siano favorevoli (in primis l’accordo dell’interessato) e verosimilmente fino a un biennio per coloro che si trovano alla guida di parrocchie anagraficamente più corpose. —



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