Sono a 386 i casi in Fvg, 22 i decessi: operai positivi alla Freud e alla Marcegaglia. A Udine il sindaco ordina la chiusura dei parchi

CORONAVIRUS IN FVG, CHE COSA SAPPIAMO
- Sono 386 i casi di coronavirus in Fvg
- 22 le vittime in regione
- Operaio della Freud positivo al tampone: chiuso lo stabilimento a Martignacco per sanificazione. Positivo anche operaio della Marcegaglia
- Due casi positivi a Pordenone: chiuse due filiali di Intesa San Paolo in città
- Dieci anziani positivi al virus in casa di riposo a Lovaria (Pradamano)
- Stretta sui parchi a Udine: chiusi quelli con recinsione, sorvegliati gli altri
LA DIRETTA DELLA REGIONE - GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS
Aggiornamento delle 20. Sono 386 le persone risultate positive al coronavirus in Friuli Venezia Giulia (su 3.693 tamponi effettuati). Lo ha confermato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, evidenziando che nell'aggiornamento dei dati sono stati registrati 2 ulteriori decessi, per un ammontare complessivo di 22, mentre i pazienti in ospedale per Covid-19 sono 96, dei quali 19 in terapia intensiva.
Aggiornamento dati dalla Regione. Venti i decessi e 384 casi: i numeri della regione.
Sono 386 le persone risultate positive al Coronavirus in Fvg, di cui 82 sono ospedalizzate, delle quali 15 sono ricoverate in terapia intensiva. I decessi sono intanto saliti a venti, si tratta di persone tutte di età superiore a 80 anni tranne una, di 62, ma con patologie pregresse.
Le vittime sono di Pordenone (1), Trieste (13) e Udine (8), tutte di età superiore agli 80 tranne una di 62, e con patologie pregresse. È la situazione in Friuli Venezia Giulia fino a questa mattina, come indicato dal Governatore Massimiliano Fedriga in videoconferenza Sono in corso circa 600 tamponi e nei prossimi giorni sarà attivato un sistema per accelerare l'attività di monitoraggio e ridurre i tempi degli esiti dei test.
Aggiornamento ore 17. La Regione Fvg ha predisposto un piano per il potenziamento del sistema sanitario, con risorse proprie in particolare per portare il numero dei posti in terapia intensiva esclusivamente per il Covid 19 dagli attuali 29 a 94. Nel caso poi che da Roma arrivassero apparecchiature e forniture, allora il numero potrebbe arrivare a 155.
Lo ha annunciato il governatore Massimiliano Fedriga in videoconferenza stampa, convocata per fare proprio il punto della situazione sanitaria in regione. In merito alle dotazioni di mascherine (di tipo chirurgico e no), Fedriga ha annunciato che si attende la fornitura ma intanto è allo studio la possibilità, in deroga al decreto, di procedere a produzioni regionali, soprattutto per quanto riguarda mascherine chirurgiche.
«Abbiamo già aziende che dato la propria disponibilità in tal senso, dunque aspettiamo le deroghe», ha spiegato il presidente della Regione. «Ci siamo mossi autonomamente anche per un eventuale approvvigionamento dall'estero, ci auguriamo che non ci siano problemi doganali. Il governatore, che ha parlato di una previsione del picco »che potrebbe non essere quello assoluto, intorno al 20 marzo», ha precisato che si stanno valutando anche soluzioni emergenziali di cui speriamo di non aver bisogno, tuttavia, mettiamo in campo anche scenari ed ipotesi estreme
Aggiornamento ore 13. L'appello di Fedriga: "State a casa"
«State a casa. Questa è una collaborazione attiva e fondamentale. L'eccezione è uscire. È questa una forma di responsabilità per tutelare la propria salute e quella degli altri. Bisogna stare a casa». È l'appello del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, intervenuto questa mattina in videoconferenza per fare il punto della situazione sanitaria in regione.
«C'è uno sforzo enorme da parte del personale sanitario, della Protezione civile, quindi è necessario che tutti si responsabilizzino. Quello che possono fare i cittadini è stare a casa, che è una collaborazione attiva e fondamentale», ha concluso Fedriga.
Aggiornamento ore 12.30. Stretta sui parchi a Udine.
Parchi chiusi contro il Coronavirus. Il Comune di Udine, di concerto con la Prefettura ha deciso una stretta sui parchi. Chiusi tutti quelli dotati di recinzione, sorvegliati gli altri. L’obiettivo, spiega il sindaco Pietro Fontanini, è quello di evitare qualsiasi tipo di assembramento. Restano consentite la corsa e la passeggiata a patto che siano in solitaria.
“L’emergenza sanitaria - ha spiegato il primo cittadino in accordo con il prefetto Angelo Ciuni - ci impone nuove misure anche perché, complici anche le belle giornate, nei parchi si erano radunate troppe persone. Nelle aree verdi che resteranno aperte, come i parchi Moretti e Cormor, gli agenti della polizia locale vigileranno per evitare che si giochino partite di calcio o pallavolo, corse collettive o pic-nic. Serve prudenza e responsabilità. Agli udinesi dico: state a casa”.
Aggiornamento ore 12. Operaio della Marcegaglia positivo, stop dell'azienda.
Un operaio della Marcegaglia Palini e Bertoli di San Giorgio di Nogaro è risultato positivo al test del coronavirus. L'uomo è ricoverato in ospedale. L'azienda ha deciso lo stop della produzione e la chiusura per sanificazione dello stabilimento sangiorgino.
Aggiornamento ore 11.30. Operaio Freud positivo, chiuso lo stabilimento.
Un dipendente della Freud è risultato positivo al test del coronavirus. L'azienda ha deciso di chiudere lo stabilimento di Martignacco per la sanificazione degli ambienti. Da quanto si è saputo, l'uomo è in isolamento e le persone entrate in contatto con lui, si parla di 4-5 colleghi, sono in quarantena domiciliare preventiva.
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Aggiornamento ore 10. Due casi di positività a Pordenone.
Due casi di positività al coronavirus hanno determinato la chiusura di due filiali appartenenti al gruppo Banca Intesa San Paolo a Pordenone: quella di via Mazzini, già sede centrale della Cassa di Risparmio del Fvg, e quella di via Rivierasca.
Due i dipendenti sono risultati positivi. Una donna, ora ricoverata dopo essere stata male lo scorso 6 marzo, e una persona a lei collegata. I colleghi che hanno avuto a che fare con loro sono stati messi precauzionalmente in quarantena e le sedi sono state sanificate.
Potranno riaprire nei prossimi giorni.
Aggiornamento ore 9.30. Attività sospese a Fincantieri.
La Fincantieri sospende da oggi le attività produttive in tutti gli otto stabilimenti italiani per due settimane, fino al 29 marzo compresi, disponendo la chiusura di tutti i siti di Fincantieri Spa con ricorso a ferie collettive, anticipandole rispetto alla prevista chiusura estiva. Si tratta di circa 8.900 unità direttamente dipendenti cui si somma un indotto di quasi 50 mila persone. Negli otto cantieri - Monfalcone (Gorizia), Marghera (Venezia), Ancona, Sestri Ponente (Genova), Riva Trigoso (Genova), Muggiano (La Spezia), Castellammare di Stabia (Napoli), Palermo - è al lavoro soltanto personale addetto alla sicurezza industriale e alla manutenzione impianti.
A Monfalcone, ad esempio, dove ogni giorno lavorano 6/7mila persone, a seconda dello stato di avanzamento dei lavori, da oggi sono presenti circa cento dipendenti. La chiusura degli impianti è stata preceduta da polemiche con la Fim-Cisl e la Fiom-Cgil che hanno criticato la scelta di mettere in ferie i lavoratori invece di ricorrere ad ammortizzatori. Per l'azienda questo è l'unico modo per non pregiudicare il futuro del gruppo e salvaguardare la salute e i livelli occupazionali. Rimangono invece aperti gli impianti delle società controllate all'estero, che comunque seguono le direttive del Paese dove si trovano.
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