Soresi lapidario: «Nessun progetto Solo delusione»



«Un brutto spettacolo, che ci ha lasciato l’enorme delusione nei confronti di una politica incapace di governarsi, di considerare grandi progetti per il territorio, che ha partorito una divisione insensata». È una bocciatura senza appello quella che Leonardo Soresi, capogruppo di “Spilimbergo in cammino” e leader del centrosinistra spilimberghese, fa dell’esito del confronto avvenuto alla vigilia di Capodanno tra i 27 comuni della montagna pordenonese chiamati a definire la costituzione delle due nascenti Comunità di montagna del Friuli occidentale che sostituiranno l’Uti. «Molti – prosegue Soresi – hanno invocato la libertà di scelta, la vicinanza territoriale e la dimensione ideale. Nessuno ha parlato di progetti per il territorio, non si è parlato di funzioni, non si è parlato di servizi» prosegue Soresi, impressionato in particolare dalle parole del sindaco di Vajont. Duro il giudizio di Soresi anche sull’operato del sindaco Sarcinelli: «Spilimbergo, che ha scelto di essere un comune ribelle chiedendo il “cambio di Uti” per poi stare isolata, oggi si permette di prevaricare la decisione di altri consigli comunali. Spilimbergo che ha votato le peggio cose in questi cinque anni, è riuscita a fare ancora peggio. Mi dispiace signor sindaco, ieri mi ha fatto vergognare di essere spilimberghese» conclude Soresi.

Parole che non hanno lasciato indifferente il primo cittadino: «L’accusa è molto grave ma non posso non concedere un’accezione iperbolica, provocatoria, di critica politica, non personale» ha replicato Sarcinelli ricordando che «la delibera del consiglio comunale di Spilimbergo (e di altri 17 Comuni), votata anche dal centrosinistra delineava una geografia preferibile. La conferenza convocata ha ritenuto delineare una geografia definitiva sulla scorta dei principi normativi indicati ed in tal senso 18 Comuni si sono espressi. Non ritengo dover esser ritenuto, in alcun modo, causa di vergogna». —





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