Sorrisi, abbracci e lacrime: sul prato si ricorda Martina, morta a 19 anni

La cerimonia al campo di atletica di Tolmezzo con amministratori, compagni e familiari: un omaggio alla ragazza morta ad aprile in un incidente stradale

Tanja Ariis

TOLMEZZO. Abbracci, sorrisi e qualche lacrima, ricordando una giovane vita, quella di Martina Socciarelli, morta ad aprile, a 19 anni, in un incidente stradale. Tangibile la commozione delle compagne di Martina che all’ingresso del campo di atletica di Tolmezzo con la sua classe, la 5^ Blsu, hanno piantato un ciliegio in sua memoria.

«Un albero non ci farà mai ridere a crepapelle come facevi tu – è il loro messaggio che abbraccia il ciliegio – non ci darà consigli utili come facevi tu e non colmerà mai il vuoto che hai lasciato, però abbiamo pensato che affacciarci alla finestra e vederti quaggiù che controlli tutti noi sarebbe stato un buon incoraggiamento per finire al meglio quest’anno scolastico.

Il tuo cuore è dentro quello ognuno di noi, per sempre. Starai bene qui, vicino a noi. Lasciati fiorire, Marty».

I compagni hanno indossato una t-shirt fucsia, il colore di Martina, e blu con la scritta che richiamava le sue parole e la richiesta del suo aiuto per l’esame di maturità.

Le hanno letto il racconto delle loro giornate, della gita scolastica saltata, del loro far tesoro della sua energia. Hanno preparato ogni dettaglio. Hanno scelto un ciliegio, dai fiori del suo colore prediletto, i messaggi e la targa in marmo rosso di Verzegnis per ricordarla.

«Con i ragazzi – ha detto il preside, Andrea Battaglia – abbiamo voluto che nascesse da questo momento di dolore una prospettiva di futuro attraverso questo albero che lascerà in tutti noi qualcosa di Martina.

Continuerà a crescere e sarà visibile dalla classe, da chi qui viene a fare sport e dai cittadini di passaggio». Il sindaco di Verzegnis, Andrea Paschini, ha rivolto un plauso per il ricordo dedicato alla giovane e un augurio ai ragazzi per il loro futuro.

«Un albero e un pezzo di marmo - ha detto l’assessore comunale di Tolmezzo Cristina Dalla Marta – sono gli estremi della natura, un po’ come la vita che è insieme forte e fragile. Quando ci sono momenti di sconforto, si ha bisogno di un sostegno. Il gesto di supporto per eccellenza è l’abbraccio. Vi ringrazio per l’abbraccio che date a Martina, ma che state dando alla nostra comunità».

L’ha sentito anche Cristiana, la mamma di Martina, l’abbraccio della comunità. «Si sono comportati tutti come una famiglia – afferma grata - ci fa bene sentirci così». Commovente il ricordo della Libertas Tolmezzo, nel ricordare la Martina atleta.

«Bambina quasi timida all’inizio – racconta Angela Longo – si è integrata con i compagni e le compagne. Si è trasformata in una ragazzina determinata e indipendente, partecipando a competizioni, manifestazioni e trasferte superando di volta in volta i timori per le prove, alzando le sue asticelle o le distanze raggiunte».

Fino a diventare una donna sorridente, felice e bellissima.

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