Sospeso il divieto di transito per i mezzi pesanti pericolosi
UDINE. Niente più divieto di circolazione per i mezzi pesanti nel tratto della A4 interessato ai lavori per la realizzazione della terza corsia. Almeno per il momento. Il provvedimento sarebbe dovuto diventare operativo a partire da lunedì. Invece ieri, a sorpresa, le prefetture di Venezia e Treviso hanno optato per un inaspettato dietrofront, arrivato dopo le vibrate proteste degli autotrasportatori e le perplessità sollevate da Autovie Venete.
«Si precisa che, attesa la complessità della problematica, il divieto di transito dei mezzi pesanti che trasportano merci pericolose in regime di Adr, non è ancora operativo, in quanto è in via di definizione il relativo Piano il quale richiede necessariamente l’organizzazione di una serie di incontri tecnici con gli Enti interessati – si legge in una nota della Prefettura di Venezia –, nonché con le associazioni di categoria dell’autotrasporto, allo scopo di individuare ogni possibile soluzione che possa ridurre al minimo i disagi, in una ottica di contemperamento delle contrapposte esigenze di tutela della sicurezza e della incolumità pubblica e della libera circolazione».
La decisione di impedire ai Tir il transito nel tratto della A4 compreso tra gli svincoli di Venezia Est e Portogruaro, adottata «allo scopo di potenziare ulteriormente le misure di sicurezza», era giunta al culmine di una riunione tra i componenti dei Comitati operativi per la viabilità di Venezia e Treviso, della Polstrada veneta e i tecnici di Autovie. Restava (e resta) da definire un punto: a quale ente tocca concretamente emanare il provvedimento? Alla prefettura o alla concessionaria autostradale? «É uno dei quesiti che abbiamo sottoposto al ministero delle Infrastrutture – risponde il presidente di Autovie Venete, Emilio Terpin –, vanno chiariti alcuni aspetti procedurali.
Lo stop? Le valutazioni sulla sicurezza sono doverose e necessarie: noi stessi ci adoperiamo con attenzione ossessiva per adottare le misure più efficaci. Detto ciò, è evidente che vadano seguiti iter logici: c’è magari chi agisce lasciandosi trasportare dall’onda emozionale, e in effetti le immagini della tragedia del bus in Irpinia sono ancora vivide».
Grazie al pressing della presidente Serracchiani nel suo duplice ruolo di presidente del Fvg e di Commissario per l’emergenza in A4 e al lavoro di Autovie, «abbiamo individuato una serie di possibili alternative che adesso saranno valutate attentamente per selezionare poi quella meno penalizzante per gli autotrasportatori che oltre a rappresentare un importante segmento economico, sono anche fra le categorie più colpite dalla crisi», ha aggiunto Terpin. Soddisfazione è stata espressa dalla Confindustria udinese, che ha proposto di deviare sul tratto più lungo solo i trasporti internazionali di merci pericolose, «che costituiscono sicuramente la maggioranza di tali trasporti che transitano sul tratto oggetto dei cantieri per la Terza corsia, aumentando contestualmente la distanza di sicurezza di tutti gli altri autocarri in viaggio sulla A4».
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