Sosta a pagamento anche se l’auto è ibrida continua la polemica

Liano (M5S): «Dovevano informare i cittadini con anticipo» Govetto (Fi) a Venanzi (Pd): «Comune attento all’ambiente»
Alessandro Cesare



Continua a far discutere la scelta della giunta di limitare la gratuità dei parcheggi a raso solo alle auto ibride di ultima generazione, le cosiddette plug-in, escludendo quindi tutte le altre. Dopo le critiche mosse dal capogruppo del Pd Alessandro Venanzi, è la volta del consigliere del M5S Domenico Liano. «Perché gli utenti non sono stati avvisati con un anticipo adeguato? In questo modo i possessori di auto ibride si sono trovati spiazzati da un giorno all’altro. Servirebbe maggiore informazione per situazioni di questo tipo».

Liano se la prende anche con le modalità di pagamento messe a disposizione da Ssm, la società che in città gestisce i parcheggi a raso e in struttura: «C’è un’applicazione che non funziona proprio benissimo e le macchinette per gli scontrini sparse per la città sono piuttosto datate. Si parla tanto di 5G e poi mi servono ancora le monetine per pagare il ticket? È questa la smart city di cui si sente spesso parlare? Forse sarebbe meglio cominciare a realizzare delle vere politiche ecologiche – chiude Liano – anziché pensare solo ad aumentare i costi per i cittadini, la maggior parte dei quali, un’auto ibrida plug-in, nemmeno può permettersela».

A difesa della giunta si schiera Giovanni Govetto (Forza Italia), che non ha gradito le esternazioni di Venanzi: «Come si può imputare a questa maggioranza di non avere una sensibilità verso l’ambiente quando non solo ha pedonalizzato ampie zone del centro, ma ha piantumato centinaia di alberi, realizzato piste ciclabili e sistemato parchi urbani? Quello di Venanzi non è un atteggiamento corretto, finalizzato solo a gettare fumo negli occhi ai cittadini e a screditare l’amministrazione». Sulla decisione presa dalla giunta, il vicesindaco Loris Michelini spiega: «Abbiamo voluto mantenere la scelta di incentivare le auto più ecologiche, e le ibride plug-in vanno in questa direzione. Per decidere ci siamo rifatti ai parametri degli incentivi statali, senza contare che molte vetture ibride attualmente in circolazione approfittavano della gratuità degli stalli a raso togliendo il posto alle vere auto elettriche».

Il provvedimento della giunta estende fino al 30 giugno 2022 la gratuità della sosta a raso per i veicoli elettrici, per quelli a metano e per gli ibridi di ultima generazione. Un mercato, quello delle ibride, che in città, vede un aumento di circa una settantina di auto al mese. Dall’inizio dell’anno sono state 439 le ibride immatricolate a Udine, per la gran parte abbinate a un motore a benzina.—





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