Sosta selvaggia a Udine, in via Canciani non si passa: «Sono pronto a donare fioriere anti-auto»

Il dossier del titolare dell’albergo Astoria: «Rischio per i mezzi di soccorso». Strada spesso impraticabile per le corriere

Un imbuto micidiale. Causato sì dalla conformazione tipica delle strade del centro storico, ma pure dall’inciviltà degli automobilisti che non rinunciano al parcheggio “comodo”, anche a costo di mettere a repentaglio la sicurezza dei residenti e degli altri utenti della strada. Siamo in pieno centro storico, tra via Poscolle, via Canciani e piazza XX Settembre. Carlo Perino, 75 anni e da quasi cinquanta alla guida dell’hotel Astoria, ha confezionato un vero e proprio dossier per raccontare disagi, rischi e pericoli che ogni giorno sono costretti a patire una parte dei residenti, gli ospiti dell’albergo e, potenzialmente, i conducenti dei mezzi di soccorso.

La strada ha una larghezza che varia tra i 7,1 e i 6,7 metri nel punto più stretto. La sosta delle auto (regolamentata dalle strisce blu e dalla segnaletica verticale, che in zona non manca) è consentita unicamente sul lato destro della carreggiata, con gli stalli che dall’incrocio con via Poscolle arrivano a pochi metri dal portico dell’Astoria, dove sul porfido appare disegnata una striscia zigzagata gialla come quelle che vengono dipinte prima e dopo le fermate dei bus per consentire agli autisti delle corriere di accostare con facilità alle fermate.

«Il problema è che, sopratutto di sera, le automobili vengono lasciate senza troppi complimenti anche sul lato opposto della strada, fino quasi allo sbocco di piazza XX Settembre», spiega Perino. Non parole al vento: le affermazioni dell’imprenditore sono puntualmente documentate da foto che testimoniano il malcostume di molti che «a volte girano come trottole attorno all’isolato finché non trovano un posto, più o meno consentito». Il caos si eleva all’ennesima potenza quando in piazza devono arrivare camioncini e le corriere che provano a scaricare le comitive dirette allo storico albergo: le cronache sono piene di casi di bus e mezzi pesanti incastrati. «Ma cosa succederebbe se a trovarsi in difficoltà fosse un mezzo di soccorso?», chiede Perino.

In questi anni il manager dell’Astoria si è più volte confrontato con gli esponenti delle giunte comunali che si sono alternate a palazzo D’Aronco. Non senza grandi risultati, in realtà. La soluzione proposta dall’imprenditore è tremendamente efficace nella sua semplicità. Ed è resa bene dai rendering che lo stesso Perino ha consegnato nelle mani degli assessori Loris Michelini e Maurizio Franz nelle scorse settimane.

Per debellare il fenomeno della sosta a casaccio sul lato sinistro della carreggiata, Perino propone l’installazione di dissuasori come “panettoni” o fioriere. «E siamo anche disposti a pagarle di tasca nostra, pur di veder risolta la situazione», annuncia l’imprenditore. Gli ostacoli, da posizionare sul lato di piazza XX Settembre, consentirebbero così di evitare la drastica riduzione dell’ampiezza della carreggiata, che con le auto posteggiate su entrambi i fronti scende anche fino a 2,3 metri.

L’altro fronte che vede impegnato Perino è quello relativo alla sosta dei bus. Al momento non ci sono spazi specifici dedicati ai torpedoni che arrivano in via Canciani per consentire agli ospiti dell’Astoria di scaricare i bagagli e raggiungere agevolmente la hall. La già citata linea gialla zigzagata viene spesso ignorata dagli automobilisti, che in barba al buonsenso occupano lo spazio. Tant’è che spesso, gli addetti dell’albergo sono costretti a occupare con dei paletti l’area, in concomitanza con l’arrivo dei bus. «In parecchie città, fuori dagli hotel, ci sono spazi dedicati al carico e scarico di bagagli e persone, dedicati alle corriere. Mi chiedo perché qui non sia possibile trovare una soluzione di questo genere», conclude l’amministratore della società che gestisce l’Astoria. 

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