Sosta selvaggia per i camper al lago di Fusine: è protesta

Nonostante i divieti di campeggio si bivacca. E c’è chi invoca le sanzioni Il sindaco Zanette: vogliamo acquisire l’area e limitare l’accesso ai mezzi

tarvisio

Il divieto di campeggio c’è, ma pochi lo rispettano. È così che file interminabili di auto e camper diventano parte integrante di un compendio paesaggistico, come quello del lago superiore a Fusine, collocato nell’anfiteatro calcareo formato dalla dorsale del Picco di Mezzodì del Monte Mangart. La valle, che corre parallela al confine italo-sloveno, dal 1971 è un’area protetta, con il nome di Parco naturale dei Laghi di Fusine. È proprietà della Regione, che, per salvaguardarla, ha vietato il campeggio. Eppure, nei mesi estivi il piazzale è preso d’assedio dai camper e sulla riva del lago si mangia e si bivacca in barba ai divieti. E puntuale arriva anche la protesta di chi lo considera uno sfregio alla bellezza di quel luogo.

«Tutto questo accade al secondo lago di Fusine, senza che nessuno dica nulla sulla deturpazione del territorio che avviene in un posto unico al mondo per la sua bellezza. La mia domanda è: cosa si aspetta ad intervenire, che venga distrutto un paradiso naturale del genere per prendere dei provvedimenti?» è lo sfogo di un turista che da una cinquantina d’anni a questa parte dal centro Italia vola a Tarvisio per trascorrere le vacanze. «Spetta alle istituzioni far rispettare le regole e impedire che chi arriva con i caravan al lago superiore abbia, sì, la possibilità di sostare, ma non di fermarsi e campeggiare per giorni» eccepisce invocando sanzioni a chi ignora le prescrizioni il turista che ha portato la sua protesta anche sui social.

Il Comune, dal canto suo, ha le mani legate, spiega il sindaco di Tarvisio Renzo Zanette. «La polizia municipale ha inflitto qualche multa a carico dei trasgressori – precisa – ma è difficile con il personale a disposizione organizzare controlli continui, specie nelle ore notturne, quando i camper prolungano la loro sosta – argomenta il primo cittadino –. Abbiamo segnalato la situazione anche al personale dei Carabinieri e della Forestale»

Ma un piano per dare uno sviluppo organico al territorio e garantirne la salvaguardia l’amministrazione ce l’ha: passa attraverso l’acquisizione dell’area. «Stiamo aspettando il passaggio di proprietà a titolo non oneroso dalla Regione – conferma Zanette – facendo seguito a una richiesta che abbiamo formalizzato da tempo. Un provvedimento che abbiamo richiesto anche per l’area di parcheggio con taverna vicino al campo sportivo di Fusine e un’altra al confine di Coccau. È quindi nostra intenzione regolamentare l’afflusso delle auto – premette – innanzitutto limitando e riorganizzando gli stalli al lago superiore, quindi istituendo un pedaggio e garantendo un servizio navetta. Un discorso – riprende Zanette – che stiamo affrontando con la Regione e che va di pari passo con lo sviluppo di percorsi pedonali e ciclabili dedicati». —



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