Spanghero: prima di decidere sentiamo i cittadini
AQUILEIA. Prima di pensare allo spostamento della 352, nel tratto in cui la regionale attraversa il Foro romano, è necessario occuparsi di tutte quelle aree che, da anni, attendono di essere valorizzate. Il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, si rivolge alla Soprintendenza.
«Il futuro di Aquileia – commenta il primo cittadino – appartiene, come dice qualcuno, non solo a chi è nato e cresciuto in questa cittadina, ma all’umanità intera. Aquileia, in quanto depositaria di un patrimonio storico e archeologico di enorme valore, è diventata, nel 1998, sito Unesco ed è stata inserita nella “World Heritage List”, la lista patrimonio dell’umanità.
Tutto ciò non basta. Anche se aggiungiamo tutte le considerazioni di archeologi e studiosi, la ricerca e la conservazione dei beni non può prescindere dalla quotidianità dell’Aquileia contemporanea, non si può non considerare il punto di vista dei cittadini che ad Aquileia continuano a vivere tutti i giorni».
«In passato, il ruolo della Soprintendenza è stato tale da condizionare la vita dei residenti, creando contrapposizioni vive ancora oggi, che non è possibile reiterare all’infinito – ribadisce il sindaco – . L’approccio volto prima a indagare e preservare un’altra area determinante, la regionale 352 all’altezza del Foro, senza prevedere prima interventi di valorizzazione e fruizione turistica delle altre aree non può che trovare opposizione. Continuiamo ad interrogarci tutti i giorni, infatti, sull’uso e sul ruolo dei numerosi stabili acquisiti nel tempo dal Mibact, attualmente chiusi o con lavori bloccati da anni. Pensiamo, per esempio, all’ex Essiccatoio Nord e ad alcuni edifici di via Roma. É vero, certe dinamiche appartengono solo a chi vive nel paese, ma quello che auspichiamo è un progetto organico e condiviso di valorizzazione e sviluppo, tale da ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche con rispetto per il territorio». (e.m.)
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