Spara a un fagiano, donna sfiorata

Paura in una via di Sant’Andrea di Pasiano. Sotto accusa i cacciatori troppo vicini alle abitazioni
Di Claudia Stefani

PASIANO. Cacciatore spara a un fagiano a pochi metri da una donna a passeggio dietro la propria abitazione: si rinfocola la polemica sulla pericolosità della caccia nelle campagne. Il fatto è avvenuto domenica mattina in una via di Sant’Andrea di Pasiano. Pallini da caccia sono stati rinvenuti anche sul tetto dell’abitazione della donna.

Pallini sul tetto. La convivenza tra residenti e cacciatori resta come ogni anno molto difficile. Da settembre a fine gennaio conviene evitare di girare per le campagne e mettere in atto tutte le precauzioni del caso. Diciamolo subito: la pasianese non si è trovata in una situazione di pericolo imminente ma si è comunque molto spaventata. «Fortunatamente non è successo nulla di grave – racconta la figlia – Mia madre stava camminando lungo il fossato dietro casa quando si è alzato un fagiano e un cacciatore ha sparato. Si spera che sparino sempre verso l’alto, però la preoccupazione c’è. Ci è capitato di trovare dei pallini sul tetto, quindi penso che il limite della distanza dalle abitazioni non venga sempre rispettato. Alla fine stiamo sempre zitti e sopportiamo queste situazioni». La frustrazione è tanta, ma c’è la consapevolezza di non poter far nulla: «Sappiamo che non è il caso di fare una passeggiata per i campi la domenica mattina tantomeno con i bambini, non lo possiamo fare».

Distanze ad rispettare. Il periodo di caccia – dall’inizio di settembre al 31 gennaio – è spesso vissuto come una limitazione della propria libertà dai residenti nelle aree agricole, alle prese col viavai di cacciatori e cani. In Comune a Pasiano si ricorda che i cacciatori per legge devono stare ad almeno 100 metri dalle abitazioni. Non è e consentito sparare da una distanza inferiore a 150 metri nella direzione di case, fabbricati e vie di comunicazione. L’accesso ai fondi è sempre consentito tranne nel caso in cui il terreno sia recintato o vi sia un cartello che intimi il divieto di caccia o evidenzi la presenza di colture in atto. In caso si ravvisino violazioni dei limiti di legge, i cittadini possono contattare le forze dell’ordine. Quanto avvenuto domenica a Pasiano non rappresenta una novità in provincia. Fece scalpore nell’ottobre del 2015 quanto avvenuto nelle campagne di Aurava, a San Giorgio della Richinvelda. Una pioggia di pallini si era riversata contro i vetri di un’auto parcheggiata nel cortile di un’abitazione e sul tetto di una vicina rimessa. La famiglia stava salendo in auto: per un miracolo non era stata raggiunta dalla salva.

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