Sparatoria in Questura, uccisi due poliziotti: arrestati il killer e il fratello, avevano rubato uno scooter

TRIESTE. Colpiti a bruciapelo. Sul luogo di lavoro. Due poliziotti, entrambi trentenni, Pierluigi Rotta, 34 anni di Pozzuoli, in provincia di Napoli e Matteo Demenego, 31 anni di Velletri, sono morti a Trieste in uno scontro a fuoco con due rapinatori che avevano appena arrestato.
La sparatoria è avvenuta poco prima delle 17 di venerdì 4 ottobre. Inutile la corsa in ospedale, troppo gravi le ferite: Rotta e De Menego sono deceduti poco dopo.
Il fatto. I due banditi erano stati condotti in Questura per accertamenti: uno dei due, dopo aver chiesto di andare in bagno, ha aggredito un agente ingaggiando una colluttazione. È riuscito a impossessarsi delle pistole di entrambi i poliziotti, con le quali ha fatto fuoco.
L'uomo che ha sparato è stato arrestato, l'altro ha provato a fuggire ma è stato bloccato. I due erano i responsabili del furto di uno scooter avvenuto, come anticipato, nel corso della mattinata. Un terzo poliziotto è stato colpito di striscio alla mano da un proiettile.
La sparatoria è avvenuta nella zona tra la via del Teatro Romano e via di Tor Bandena, nel centro del capoluogo giuliano. I testimoni hanno parlato di numerosi colpi d'arma da fuoco che hanno seminato il panico tra la gente che era in strada. La strada è stata chiusa al traffico, protetta da un cordone di sicurezza.
Chi sono gli agenti uccisi. Erano entrambi celibi ed entrambi con prima assegnazione il Friuli Venezia Giulia i poliziotti uccisi. L’agente scelto Matteo Demenego era nato a Roma il 27 settembre 1988. Arruolato il 28 dicembre 2012, aveva frequentato il 186 corso di formazione presso la scuola allievi agenti di Vibo Valentia.
L’assegnazione a Trieste il 29 settembre 2013 ed era in servizio presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico.
Ancor più di casa a Trieste era l’agente Pierluigi Rotta, visto che vi aveva frequentato il 195° corso di formazione presso la Scuola allievi agenti. Nato a Napoli il 2 maggio 1985, arruolato il primo ottobre 2015, era stato assegnato alla Questura giuliana il primo giugno 2016, anche lui presso l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico.
Chi sono gli aggressori. I due rapinatori, entrambi della Repubblica Dominicana, si chiamano Alejandro Augusto Stephan Meran, di 29 anni, e Carlysle Stephan Meran, di 32. A sparare sarebbe stato il più giovane.
I testimoni. Il titolare di un locale della zona ha riferito di aver sentito spari provenienti dall'interno della Questura e di aver visto pochi istanti dopo un giovane uscire di corsa con in mano un'arma. Quest'ultimo ha provato ad aprire un'auto della polizia parcheggiata lì davanti, ma inutilmente. Subito dopo sono giunti alcuni agenti che lo hanno bloccato.
Lutto cittadino. Il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, ha dichiarato il lutto cittadino. La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, e il capo della polizia Franco Gabrielli, sono arrivati a Trieste per prendere parte a un vertice che si è tenuto in Questura.
La fiaccolata. È stata indetta per sabato 5 ottobre, dalle 19.30 e fino alle 20.30 una fiaccolata proprio davanti alla Questura di Trieste. L'iniziativa è condivisa da Fratelli d'Italia, l'appello è di portare solo una candela o un fiore e non simboli di partito.
Il cordoglio di Fedriga. «Il Friuli Venezia Giulia si stringe attorno alle famiglie dei due agenti uccisi e si unisce al lutto cittadino proclamato dal sindaco di Trieste». Lo dichiara il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a seguito della sparatoria che, nel pomeriggio, ha strappato la vita a due agenti della Polizia di Stato.
Il sindacato di Polizia: servono più tutele. «Esprimiamo il nostro profondo cordoglio alla famiglia dei due colleghi uccisi a Trieste. Siamo addolorati». Lo dichiara Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), commentando quanto avvenuto nella Questura di Trieste.
«Siamo continuamente vittime di balordi. Questa è l’ennesima aggressione che contiamo dal 1 giugno, ma con un tragico epilogo che ci lascia sgomenti.
Abbiamo bisogno di maggiori tutele mentre siamo in strada a rendere il nostro servizio alla comunità e servono pene severe per chi attenta alla nostra vita. La consapevolezza di restare impuniti - prosegue Paoloni - alimenta condotte come questa che oggi ci porta a piangere due giovani colleghi, appena trentenni, un agente e un agente scelto, colpevoli di indossare una divisa.
È da tempo che chiediamo a gran voce dotazioni idonee come il taser e come riconoscimento a quelli che sono i pericoli che ogni giorno fronteggiamo su strada. Non è accettabile morire così e per mano di chi non ha rispetto per la vita e della legge».
Il messaggio del Capo dello Stato. «Ho appreso con profonda tristezza la notizia della barbara uccisione dell'agente scelto Matteo De Menego e dell'agente Pierluigi Rotta, feriti mortalmente presso la Questura di
Trieste mentre erano impegnati in una operazione di servizio.
In questa dolorosa circostanza, desidero esprimere a lei ed alla Polizia di Stato la mia solidale vicinanza, rinnovando i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori della Polizia al servizio dei cittadini. La prego di far pervenire ai familiari degli agenti le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore».
Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al capo della Polizia, Franco Gabrielli
Le reazioni del mondo politico. «La morte dei due agenti di Polizia uccisi nella sparatoria davanti alla Questura di Trieste suscita grande dolore. Questa tragedia ferisce lo Stato. A nome mio e del governo esprimo la commossa vicinanza ai familiari delle vittime e a tutto il corpo della poliziadistato». Lo scrive il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
«Dolore per la tragica morte di due poliziotti a Trieste. Un pensiero alle loro famiglie, alla Polizia e a tutte le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che con il loro lavoro combattono il crimine e rendono le nostre vite più sicure». Lo scrive con un tweet il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
«Una terribile notizia da Trieste. Sono vicino alle famiglie dei due poliziotti rimasti uccisi. A loro e al capo della Polizia di Stato esprimo tutto il mio cordoglio.» È il messaggio del presidente della Camera, Roberto Fico.
«L’infame assassino dei due poliziotti della Questura di Trieste è uno straniero con disagio psichico. Che a nessuno venga in mente che questa sia un’attenuante! Quanta rabbia! Una preghiera e un pensiero per questi due ragazzi, Pierluigi e Matteo, un abbraccio commosso alle loro famiglie e a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato. Non si può morire così». Lo scrive su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini.
«La mia vicinanza e quella di tutto il governo alle famiglie dei due agenti di Polizia che oggi a Trieste hanno perso la vita mentre svolgevano con coraggio il loro lavoro. Chi colpisce un uomo delle forze dell'ordine, colpisce lo Stato e colpisce ognuno di noi». Lo scrive il ministro degli Esteri e capo politico dei M5s, Luigi Di Maio.
«In segno di rispetto per le vittime dei gravi fatti di sangue verificatisi questo pomeriggio a Trieste, gli interventi previsti alla festa della Lega Fvg sono annullati». Lo rende noto un comunicato del Carroccio del Friuli Venezia Giulia.
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