Sperona i carabinieri e fugge, arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

AZZANO DECIMO. È finito con l’arresto, nelle campagne di Corva, del 23enne sloveno Daniel Radovac per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, l’inseguimento mozzafiato della banda della Bmw bianca. Una sequenza ricca di colpi di scena, compreso uno speronamento, che ha impegnato nel pomeriggio tutte le auto disponibili della Compagnia dei carabinieri di Pordenone.
L’allarme è scattato intorno alle 13, quando sul ponte di Corva, al confine fra Pordenone e Azzano Decimo, è stata intercettata una Bmw bianca serie 1. L’auto sospetta era già stata segnalata il giorno precedente in provincia di Udine. Proprio a Povoletto, da un’Alfa Romeo Mito, sono state rubate mercoledì le targhe, applicate poi alla Bmw.
Subito la pattuglia del Nucleo operativo radiomobile di Pordenone si è messa all’inseguimento del bolide lanciato a folle velocità. Mentre chiedevano rinforzi, i militari dell’Arma a bordo dell’Alfa 159 hanno tentato di bloccare i banditi in fuga tagliando loro la strada in via Passo.
Per nulla intimorito, il conducente della Bmw ha speronato l’Alfa 159, poi con una repentina retromarcia è andato a schiantarsi con la parte anteriore del cofano contro un muretto, prima di fare inversione e scappare verso l’autostrada, tallonato da vicino dai carabinieri. In quel frangente il giovane sul sedile del passeggero, in calzoni corti e maglietta rossa, è balzato fuori dalla Bmw e si è dato alla fuga nei campi.
Nonostante le ammaccature e l’urto, la Bmw è riuscita, con manovre spericolate, a far perdere le sue tracce a Cimpello. Così i militari del Norm sono ritornati indietro per acciuffare il fuggitivo appiedato. Lo hanno scorto da lontano, mentre correva a perdifiato nelle campagne.
I due carabinieri hanno deciso di dividersi: un appuntato è sceso, per inseguirlo a piedi, l’altro è rimasto in auto per accerchiarlo, mentre tutti i veicoli della Compagnia di Pordenone, ai comandi del maggiore Marco Campaldini, convergevano verso Corva. Dopo un chilometro di corsa, l’appuntato è riuscito ad atterrare Radovac.
Nella colluttazione, il coraggioso carabiniere ha riportato una frattura alla mano (30 i giorni di prognosi). Al 23enne, originario di Lubiana, ma di fatto senza fissa dimora, è stato contestato anche il reato di ricettazione in concorso per le targhe rubate. In tasca aveva una chiave modificata che serve per aprire la serratura dei veicoli e un dispositivo elettronico utilizzato per agevolare l’accensione dell’auto: per questa ragione i carabinieri sospettano che i due facciano parte di una banda specializzata ai furti di automobili.
Radovac ha trascorso la notte in caserma. L’Arma è già sulle tracce del suo complice.
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