Spiraglio per il bis di Santuz in Fvg Strade
UDINE. A chi affidare la guida di Fvg Strade resta un rebus. La giunta ha riapprovato il bilancio 2012 della società – che chiude con un utile di circa 1 milione – e dunque l’assemblea della spa potrebbe essere riconvocata per illustrare il bilancio e rinnovare i vertici.
Ma chi nominare? Il presidente uscente Giorgio Santuz sembra stoppato da una norma nazionale del decreto anticorruzione. O forse no, perché c’è un parere che gli uffici della Regione stanno esaminando e che spianerebbe la strada alla proroga di Santuz.
Almeno per un anno. Ma restano aperte anche le strade che portano alla nomina di Maurizio Ionico, professionista del Pd, o di un docente universitario triestino. Deciderà la presidente Fvg Debora Serracchiani.
L’assemblea della società è stata riunita il 26 giugno, ma si è conclusa con una fumata nera. Perché nel bilancio approvato dalla giunta Serracchiani c’era un errore formale – la collocazione di una cifra. L’assemblea, quindi, ha rinviato il documento corretto alla giunta che ha già riapprovato l’atto. Ma la nuova data in cui riunire un’altra volta l’assemblea non è ancora stata fissata.
I dubbi sono legati alla successione, o proroga, di Santuz. Una norma del decreto anticorruzione stabilisce l’impossibilità di rinominare amministratore di società controllate da enti pubblici chi ha già svolto quel ruolo negli ultimi due anni. Ma, datato 27 giugno, spunta ora un parere della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, istituita con decreto legislativo nell’ottobre 2009.
Un parere richiesto da Regioni e Comuni e nel quale si sostiene che “il divieto operi soltanto per quanto riguarda l’incarico di amministratore in un diverso ente e non impedisca invece la conferma dell’incarico già ricoperto”, si legge nel documento. Per la commissione la ratio della norma contenuta nel decreto anticorruzione “consiste nell’evitare che un soggetto usi un proprio potere per ottenere un’altra carica, non nell’escludere che un amministratore meritevole possa essere confermato.
Se il legislatore avesse voluto escludere un secondo mandato, lo avrebbe detto espressamente”. E su questo parere, quindi, potrebbe far leva chi sostiene che una proroga per Santuz sia la scelta giusta, soprattutto se Fvg Strade dovrà gestire anche la viabilità oggi affidata alle quattro Province. Altra tesi, invece, è quella di chi ritiene che l’era Santuz debba terminare subito e che al suo posto debba arrivare Ionico o un “professore” del settore.
La questione resta aperta. Con ogni probabilità, però, verrà nominato un amministratore unico e non un presidente affiancato da due dipendenti regionali – fino a oggi i tre componenti del cda erano tutti designati dai partiti. Sarà Serracchiani a sbrogliare la questione e a decidere, entro l’estate, quando sarà riconvocata l’assemblea della società.(a.bu.)
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