Sportello anti-violenza: mancano i soldi, si chiude
SPILIMBERGO. Quindici segnalazioni in sei mesi di attività: è il bilancio dello sportello comunale di ascolto per la prevenzione delle violenze, inaugurato a gennaio al primo piano di villa Businello, già sede dei Servizi sociali.
A fornire i dati è l’assessore alla Sicurezza, Marco Dreosto, fra i primi a credere nell’attivazione del nuovo servizio, gestito dal Comune avvalendosi delle professionalità dell’Istituto di ricerca e sviluppo per la sicurezza di Udine, che sino a una settimana fa ha garantito fino il presidio quindicinale dello sportello con la presenza di psicologhe.
Attualmente, per motivi di budget lo sportello è chiuso,
«anche se – riferisce l’assessore – la domanda di rifinanziare l’attività è già stata inoltrata ala Regione e per ogni evenienza resta comunque attivo il numero dedicato 392-5435847».
Uno stop che, come è negli auspici dell’amministrazione Francesconi, si spera possa essere temporaneo, viste qualità e richiesta del servizio.
«In questi primi sei mesi i casi trattati fortunatamente non hanno raggiunto numeri allarmanti – fa sapere Dreosto –. Certamente – sottolinea –, un numero che ben si distanzia da quelli trattati in altre realtà simili a Spilimbergo. Di fronte a simili problematiche, in ogni caso, ritengo opportuno non abbassare mai la guardia».
«Sono infatti dell’idea – prosegue l’assessore alla Sicurezza – che questi numeri potrebbero crescere se affiorassero casi riguardanti i nostri cittadini più giovani. Situazioni che richiederebbero un intervento di sostegno tempestivo e adeguato».
Il pensiero dell’assessore va anche ai numerosi nuclei familiari stranieri presenti sul territorio spilimberghese: «In moltissimi casi vi è diffidenza a rivolgersi a un servizio esterno alla propria comunità. Nonostante ciò – osserva Dreosto –, va registrato l’accesso al servizio anche da parte di alcuni genitori stranieri, che hanno chiesto consigli utili in relazione al comportamento da tenere con i propri figli. Altre criticità – conclude l’assessore – hanno riguardato la gestione dei figli, gli ormai purtroppo diffusissimi conflitti familiari e il fenomeno sempre più ricorrente dello stalking».
Fondamentale, poi, la sinergia con le forze dell’ordine. Pur di mantenere sempre una finestra aperta sui casi a rischio, l’amministrazione civica sta predisponendo un format on line di segnalazione e prenotazione degli appuntamenti con le esperte in una sezione dedicata del sito internet del Comune.
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