Spunta il volantino burla: l’ira del candidato leghista
CERVIGNANO. Lui è Roberto Zorzenon, consigliere comunale di Cervignano. Ora è candidato al consiglio regionale. E ieri, suo malgrado, è entrato nell’occhio del ciclone per una serie di volantini che lui definisce “falsi” , ritrovati all’interno di alcuni bar della bassa friulana.
Non solo, ma gli stessi volantini sarebbero circolati anche in rete. In uno di questi, sotto la sua foto, Zorzenon spiega che per votare alle regionali «basterà segnare il simbolo Lega Nord e a fianco esprimere la preferenza scrivendo Roberto Zorzenon. In questo modo il voto andrà automaticamente anche a Renzo Tondo oppure si potrà segnare anche il nome di un diverso candidato presidente (voto disgiunto)».
Fin qui il testo. Ma quello che ha fatto rizzare le orecchie a diversi leghisti è il resto del volantino. Anzi, due immagini del medesimo: la croce sul nome di Zorzenon e la croce su quello di Valerio Galluccio, cervignanese candidato alla carica di presidente per il movimento di Grillo.
Apriti cielo! In pochi minuti si è scatenato il tamtam e Zorzenon è stato immediatamente additato come il leghista pentito che invita a votare per sé e per il candidato presidente dei M5S. Telefonate, messaggi in rete e su Facebook si sono susseguiti tutto il pomeriggio finché l’interessato è uscito allo scoperto. Palesando tutta la sua disapprovazione e l’arrabbiatura per quello che ritiene uno scherzo di pessimo gusto che ha come obiettivo quello di screditarlo.
«No dò peso a iniziative di questo genere che si commentanto da sé – dice Zorzenon – perchè mi pare si tratti di uno scherzo di Carnevale decisamente fuori tempo massimo anche se ammetto che mi ha dato fastidio. Per quanto mi riguarda, ritengo che la campagna elettorale sia una cosa estremamente seria, che va affrontata su questioni reali. La gente, le famiglie, le imprese hanno bisogno di confrontarsi su problemi reali come quelli che stanno gravando su tutti noi da troppo tempo».
Zorzenon assicura che da questo scherzo trarrà più forza e convinzione per il proseguio della sua campagna elettorale che sarà – dice ancora – «più tenace, più determinata, più convinta». Infine, la stoccata: «Se si sono accaniti in questo modo contro di me, significa che do fastidio. Devo capire a chi e perchè. In ogni caso, da oggi starò attento agli avversari esterni al movimento e probabilmente anche a qualcuno a me più vicino».
Come dire che Zorzenon ha il sospetto che l’autore o gli autori dello scherzo possano appartenere ad ambienti vicini al Carroccio. Fuoco amico, insomma. Zorzenon non commenta. Ma lascia intendere che vorrà andare a fondo della vicenda.
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