Spunta lo striscione contro l’abbandono degli animali
LATISANA. Tre cagnolini, seppur di peluche, stesi a terra a bordo strada, proprio come dei cani veri morti investiti dalle auto. E sopra la grande scritta “L’abbandono è una condanna a morte”. È una protesta anonima, ma davvero chiara nei suoi simboli e nelle parole, quella che ieri mattina è comparsa lungo la strada regionale 354 all’altezza di quella che è chiamata località l’incontro, poche centinaia di metri prima della rotonda dei Picchi.
Nella notte fra domenica e lunedì qualcuno ha voluto esprimere tutto il suo disappunto nei confronti di quelle persone che abbandonano i cani. E ha scelto proprio una strada delle vacanze che conduce alle spiagge di Lignano e Bibione.
A quanto pare nessuno ha rivendicato il gesto, la paternità di uno striscione che su fondo bianco riporta in verde e rosso la frase molto eloquente: difficile che una bestiola abbandonata lungo un’autostrada o una strada a scorrimento veloce come la 354 possa sopravvivere. E poi quei tre cagnolini di peluche, riversi a terra, ben rappresentano la fine a cui sono destinati i cani abbandonati dai loro padroni.
In mattinata è comunque dovuta intervenire la polizia municipale di Latisana, per rimuovere lo striscione e i pupazzetti, in quanto c’era il rischio che gli automobilisti in transito venissero distratti da quell’insolita forma di protesta.
«Una protesta condivisibile, soprattutto nel messaggio che viene lanciato, purtroppo però non autorizzata e in grado di provocare distrazioni negli automobilisti – ha commentato ieri l’assessore comunale all’ambiente Cesare Canova – una frase giusta perché mette in evidenza una grande cattiveria umana, che emerge soprattutto d’estate, di chi “sfrutta” la compagnia dell’animale finché cucciolo per poi abbandonarlo perché cresciuto. Un’azione meschina che si traduce in un pericolo per gli utenti della strada e in un costo sociale per l’ente pubblico, in questo caso il comune che procede al recupero del cane abbandonato e alla sua custodia in canile».
Mantenere una bestiola al canile costa al Comune fra i 3,5 e i 3,8 euro al giorno: fortunatamente negli ultimi anni, anche con l’introduzione dell’obbligo del microchip, si è assistito a un drastico calo nel numero degli abbandoni e soprattutto quasi tutti i cani randagi portati al canile, vengono adottati nel giro di poco.
Fino a qualche anno fa, soprattutto il comune di Ronchis, nel cui territorio comunale ricade il casello autostradale dell’A4, nei mesi estivi, vedeva crescere di quattro volte tanto il numero dei cani randagi recuperati, rispetto al resto dell’anno. I più venivano investiti prima del loro recupero.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto