Stadio “Friuli” escluso dagli Europei di calcio: ecco i motivi della decisione
La Figc ha presentato il dossier all’Uefa: 11 le città italiane candidate (poi diventeranno 10)

Non c’è lo stadio Friuli di Udine nel carteggio della Figc che compone i documenti del Preliminary Bid Dossier relativo alla candidatura ad ospitare la fase finale di Euro 2032.
Al momento (ma ci sarà il taglio di una località) sono 11 le città coinvolte in fase di candidatura: Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Cagliari e Palermo.
La redazione del Final Bid Dossier proseguirà nei prossimi mesi fino al 12 aprile 2023, data in cui verranno presentate alla Uefa, in via definitiva, le 10 città candidate. L'assegnazione dell'evento da parte del Comitato Esecutivo della Uefa è prevista tra settembre e ottobre del 2023.
Il motivo della mancata candidatura dello stadio Friuli, impianto completamente rinnovato e indicato come uno dei migliori per estetica e funzionalità, è legato a un aspetto tecnico-regolamentare: l’Uefa infatti chiede che gli impianti sedi di partite per il campionati europei abbiamo una capienza minima di 30 mila posti, il Friuli, quando è stato ristrutturato, ha ridotto la propria capacità di ospitare spettatori a 26 mila: una decisione che vede la nostra regione tagliata fuori.
Nel 1990 il “vecchio” Friuli ospitò un girone del campionati del mondo.
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