Stalking ai vicini, ammonita una maestra

Pordenone, getta concime in veranda, chiude il bambino fuori dal cancello, lancia candeggina sui tappeti. Finché interviene il questore

PORDENONE. Atti persecutori nei confronti dei vicini di casa. Una maestra elementare di 62 anni è stata ammonita dal questore di Pordenone: tenga un comportamento rispettoso della legge e della tranquillità della famiglia confinante, altrimenti sarà denunciata per stalking.

L’incubo, per padre, madre e figlio, era cominciato nel 2007. Quell’anno doveva essere da ricordare per avere raggiunto un sogno, quello dell’acquisto, con mutuo, della prima casa. Invece, per i tre, si è trasformato in una datta da dimenticare.

La coppia aveva acquistato l’appartamento all’asta. Prima, apparteneva al fratello della maestra. Che, probabilmente, non si era mai rassegnata al fatto che il familiare aveva perso il suo immobile.

Che fare, quindi, per convincere i nuovi inquilini a sloggiare? Rompergli le scatole con una escalation di azioni che hanno comportato diverse denunce. Danneggiamenti, imbrattamenti e offese sono diventate, negli ultimi anni, di routine. Dispetti? Chiamateli come volete, ma per la famigliola ogni giornata aveva le sue “sorprese”: la maestra «introduce all’interno di casa nostra, attraverso la fessura della porta di ingresso, fondi di caffè, escrementi di animali, concime, foglie».

Molestie in serie. I vicini stendono un bel tappeto sulla veranda? Dall’alto “piove” una bella secchiata di ammoniaca che lo rovina per sempre. Devono entrare in casa? Chissà perché proprio in quel momento la maestra parcheggia la sua auto a pochi centimetri dalla porta. Il bimbo esce dal cancello per giocare? La maestra, fulmineamente, gira la chiave e il pargolo non riesce più a entrare. E poi, dal cielo, inspiegabilmente, piove sul terrazzo – e questa pare essere stata una costante – del concime rosso. In continuazione, a ripetizione.

La famigliola ha preso la maestra prima con le buone: ha ritirato tutte le querele purché la persecuzione avesse fine. Macché, pochi giorni dopo, è ricominciata la musica. Finché è intervenuto il questore: signora maestra basta, altrimenti cominceranno le denunce.

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