Staminali, guerra sul web tra due professori udinesi

UDINE. Un post su Facebook e il caso Stamina sbarca a Udine. Davide Vannoni, la “primula rossa” della battaglia per le staminali, accusa il professore Carlo Alberto Beltrami di essere pregiudizialmente contro al suo “metodo” di cure. Di più: Vannoni scrive che lo stesso Beltrami «ha prodotto una relazione negativa che potrebbe spingere un giudice a rifiutare le cure a una bambina».
Entrambi, accusatore e accusato, sono docenti dell’ateneo. Ma dagli uffici di palazzo Florio precisano: «L’Università non ha alcun legame con la Stamina Foundation Onlus e ha già proceduto, il 5 luglio, a diffidare Vannoni perché il post contestato fosse rimosso immediatamente».
Le parole di Vannoni. «Carlo Alberto Beltrami, chiamato come consulente “super partes” dal tribunale di Udine per giudicare se concedere le cure a una bambina (..), ha prodotto una relazione negativa che potrebbe spingere il giudice a rifiutare le cure», scrive Vannoni il 4 luglio dal proprio profilo Facebook. E aggiunge: «La cosa grave è che in una mail, indirizzata a un mio collega (e allegata da Vannoni come immagine sul social network, ndr), il prof. Beltrami dichiara una posizione pregiudiziale contro Stamina». E conclude con un appello: «Se qualcuno vuole trasmettere la sua opinione a questo signore o alla struttura che gli paga lo stipendio questi sono gli indirizzi...». Con tanto di recapiti del docente criticato e del rettorato.
I protagonisti. Entrambi i professori, sia Beltrami, ordinario del Dipartimento di scienze mediche e biologiche, che Vannoni prendono lo stipendio dell’ateneo udinese. Mister Stamina, che non è un medico ma un laureato in semiotica applicata alla ricerche di mercato, ha vinto un concorso all’Università nel 2004. Nell’ultimo anno accademico ha insegnato Ergonomia cognitiva.
La diffida dell’università. «Vannoni è un professore associato a tempo definito di Psicologia generale», spiegano dall’università. E precisano: «Le sue attività riguardanti le cellule staminali non attengono al suo ruolo di docente universitario bensì a quello di presidente della Stamina foundation onlus, carica che risulta compatibile con la legislazione nazionale vigente». Anche a palazzo Florio, però, hanno visto il post di Vannoni su Facebook.
E specificano: «L’ateneo ha proceduto a tempestiva diffida formale (5 luglio) affinché fosse rimosso immediatamente il testo, in quanto contenente affermazioni diffamatorie e gravemente lesive del rettore e, quindi, dell’istituzione stessa». Diffida che, ieri sera, ha avuto effetto sulla pagina di “personaggio pubblico” di Vannoni. Ma non su quella personale dove il post è rimasto.
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