Stipati nel furgone, 49 cuccioli da salvare

AMARO. Erano stipati in tre scatole all’interno di un furgone, senza aerazione, senza acqua, nè cibo. Quarantanove cuccioli delle più svariate razze, strappati alle loro madri troppo presto. Le bestiole, che hanno a malapena due mesi, avevano già percorso centinaia di chilometri ammassati uno sull’altro in un vano privo di aerazione e di coibentazione.
A scoprire l’ennesimo traffico di cuccioli provenienti dalla Slovacchia è stata la polizia stradale di Amaro, coordinata dall’ispettore capo Sandro Bortolotti.
Erano le 5.30 di ieri quando la pattuglia della sottosezione, impegnata nelle operazioni di controllo del territorio lungo la A23, ha individuato un furgone e ha cercato di fermarlo. Inutilmente. Alla guida del Fiat Ulisse, che ha accelerato non appena ha visto la pattuglia, c’era Valter Carli, torinese di 60 anni che aveva già collezionato precedenti specifici in Toscana, Liguria, Piemonte e Lombardia ed era pure finito davanti alle telecamere di “Striscia la notizia” per questi episodi.
L’inseguimento è iniziato a Coccau e si è protratto per una quindicina di chilometri. Quanto il furgone è stato fermato sono sbucate le bestiole.
I cuccioli erano privi di microchip, di documenti per il trasporto internazionale e passaporto canino, sono stati presi in consegna dal personale della polizia stradale, trasferiti in caserma e affidati al controllo del personale veterinario dell’Ass di Tolmezzo che ha prestato loro le prime cure. Si tratta di bulldog francesi, maltesi, volpini, cavalier king, pastori tedeschi, barboncini, chiwawa e pinscher destinati ad essere adottati.
«Il traffico illegale di animali è uno dei reati che colpisce maggiormente in quanto i cani viaggiano come merce, soprattutto di notte, rinchiusi in scatoloni o borse, nascosti nei bagagliai dove rimangono stipati per anche 10 o 11 ore senza bere o mangiare - osserva il comandante provinciale della Polizia stradale, Giuseppe Stornello -. In questo ultimo caso, i cagnolini risultavano particolarmente sofferenti anche perché l’autoveicolo non era idoneo al trasporto di animali. Su questo fronte da tempo la Polizia stradale di Udine ha avviato dei servizi mirati, in considerazione della posizione territoriale strategica. È da ricordare, infatti, che secondo recenti statistiche, il traffico illegale di animali costituisce il secondo mercato nero più redditizio al mondo, dopo quello della droga. Un cucciolo di cane estero vale economicamente fino a 20 volte in meno del suo corrispettivo italiano. Così un cane di razza nato in un allevamento dell’Est può essere venduto al trafficante a 200 euro e rivenduto in Italia anche a 1500 euro». Un mercato che in prossimità delle feste di fine anno subisce un impulso.
Salata la sanzione comminata al conducente del furgone: dovrà infatti pagare 660 euro per ciascun cucciolo importato illegalmente, più diverse migliaia di euro per le irregolarità del mezzo utilizzato. Vale a dire circa 40 mila euro complessivi. Nel pomeriggio di ieri la sottosezione di Amaro è stata presa d’assalto da giovani e meno giovani desiderosi di adottare i cani.
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