Stipendi d’oro: il direttore guadagna più di Napolitano

Trapela dossier interno: il manager Paolo Stradi incassa 255 mila euro l’anno. Nel 2013 il presidente ne ha guadagnati 110 mila grazie alle società controllate

UDINE. I voli sono pochi, i prezzi dei biglietti alti, i servizi giudicati scadenti. Eppure un primato l’aeroporto del Fvg ce l’ha. Quello dello stipendio d’oro del direttore generale. Che nel 2013 ha guadagnato più del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il monfalconese Paolo Stradi, 54 anni, ha incassato la bellezza di 255 mila euro lordi. Molto di più anche di tutti i manager regionali, dopo il tetto imposto dalla presidente Debora Serracchiani.

E nelle comunicazioni alla Regione riguardo la trasparenza, il compenso di Stradi, a differenza per esempio di quello del direttore di Mediocredito, non è stato comunicato per supposti motivi di privacy. Noi possiamo rivelarlo grazie a un dossier riservato del quale siamo in possesso. Ricco pure il compenso del numero uno della società partecipata Sergio Dressi che, sempre nel 2013, ha raggiunto la cifra di 110 mila euro lordi (90 mila per Aeroporto Fvg e altri 20 mila per AFvg Security). Il suo vice Adriano Ceccherini ha dovuto accontentarsi, si fa per dire, di 35 mila euro.

Ma il caso Stradi è quello emblematico della sorprendente gestione dello scalo. C’erano ancora le lire, nel novembre del 1999, quando fu nominato direttore generale, dopo una carriera tutta all’interno dell’aeroporto, cominciata nel 1991.

E da allora la sua poltronissima è stata blindata. Il cedolino paga che riporta i suoi dati anagrafici, come quello di febbraio 2014, molti vorrebbero stringerlo tra le mani, almeno una volta nella vita. Retribuzione ordinaria 13.437 euro, indennità per le funzioni di manager 4.031 euro, benefits 507 euro. Detratta l’imposta Irpef e gli accantonamenti per la pensione, il netto ammonta a 8.862 euro, lavorando dal lunedì al venerdì.

Ma non è finita qui. Stradi infatti è anche amministratore di AFvg Security, dalla quale incassa 2.083 euro lordi mensili, per un netto di 1.433 euro, che vanno ad aggiungersi agli 8.862 da direttore generale. Il manager è pure presidente del Collegio dei revisori di Assaeroporti, l’associazione confindustriale che raggruppa i gestori di 38 scali nazionali.

Eppure, nonostante le sue molteplici cariche, nemmeno una dichiarazione, su qualsiasi tema riguardante l’attività operativa del “Savorgnan di Brazzà” riportata dalla stampa. Un lavoro tutto dietro le quinte, lontano dai riflettori. Che rende magnificamente.

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