Stipendi in ritardo all’Italpol, l'azienda si difende: "Saldati tutti i lavoratori"

UDINE. Italpol ha pagato tutti i dipendenti. A dirlo è l’amministratore delegato della Spa, Massimiliano Magon dopo che nei giorni scorsi la Cisl aveva stigmatizzato alcuni ritardi delle buste paga.
«È stato un problema momentaneo di cui ci siamo scusati anche in azienda. Voglio però sia chiaro che l’istituto di vigilanza non sta attraversando nessuna crisi», ha garantito l’ad.
Il mancato appalto per la sicurezza della Regione «non grava e non graverà sul bilancio aziendale – sono ancora le parole di Magon –. Infatti, quella perdita pesa solo per il 3 per cento sull’intero fatturato.
Le quattro persone che Italpol impiega nel complesso dei servizi per la Regione, verranno riassegnate eventualmente per altri servizi. Fermo restando che attendiamo il pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso presentato da Italpol che mira all’annullamento della gara in questione».
L’ad Magon segnala anche che nel 2016 il fatturato dell’azienda è cresciuto del 10 per cento e per il 2017 si prevede un più 7 per cento.
«L’orizzonte per azienda e relativi dipendenti è tutt’altro che nero – ha aggiunto –, si pensi che negli ultimi tempi Italpol si è aggiudicato nella vicina regione un appalto per servizi da un milione di euro». Ad agosto però circa un terzo delle guardie dell’Italpol ha ricevuto in ritardo lo stipendio.
«Abbiamo avuto un problema legato ai mancati pagamenti dei clienti – ha ammesso l’Ad –, in particolare della Pubblica amministrazione, ma durante gli altri mesi non abbiamo mai saldato un dipendente dopo il 31. Non saldiamo però tutti gli ex dipendenti che risultano inadempienti nei confronti dell’azienda.
Penso per esempio a chi, concluso il rapporto di lavoro, non ha ancora restituito la divisa e il giubbotto antiproiettile».
In calendario c’è un incontro con i sindacati per la prossima settimana, in quell’occasione Magon vorrebbe fissare una data limite per il saldo di tutte le paghe.
«Al momento abbiamo accordi che prevedono il pagamento degli stipendi dal 20 al 31 del mese in base all’area di competenza. Ma non vale per tutti». Intanto è il sindacato Ugl a proclamare lo sciopero per il 22. Una mobilitazione nazionale che non dovrebbe interessare la provincia di Udine.
«Per il nostro servizio – ha concluso Magon – devono essere dati 10 giorni di preavviso per l’astensione volontaria dal lavoro. E io non ho alcuna richiesta in ufficio».
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