Stoccaggio rifiuti, in vista l’ampliamento di due siti
GRADISCA. Fuoco incrociato in vista per la giunta Tommasini in merito a due siti della periferia gradiscana ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute e per l’ambiente.
Quello in programma lunedì si preannuncia un consiglio comunale particolarmente acceso: gli amministratori saranno chiamati a fornire risposte alle sollecitazioni dell’opposizione (ma anche della stessa maggioranza che li sostiene) sulla temuta “doppia bomba ecologica” a cavallo fra i borghi Basiol e Trevisan.
Ovvero l’annunciato ampliamento del sito di stoccaggio rifiuti in via dell’Industria e dello stabilimento oggi dismesso della FriulResine, azienda che era attiva nel settore della produzione di gommaspugna e materie plastiche espanse.
A sollecitare una presa di posizione sui due siti di via dell’Industria era stato un gruppo di cittadini, preoccupato da un lato dal via libera della Provincia all’ampliamento del sito di stoccaggio rifiuti richiesto dalla ditta gradiscana Idealservice, e dall’altro dall’assenza di notizie precise sulle operazioni di bonifica del capannone abbandonato di FriulResine.
Preoccupazioni che una forza politica di maggioranza, Rinnovare Gradisca, ha fatto proprie. Lungi dal definirlo “fuoco amico” (“Poniamo soltanto delle domande”), i consiglieri Sciapeconi e Seri chiedono all’assessore all’Ambiente Giuliani di spiegare l’iter che ha condotto “alla situazione irreversibile” relativa all’ampliamento del sito IdealService.
Come portato alla luce da una interrogazione del 2010 (allora fu dell’opposizione: Verdimonti e Gallas dei Cittadini) la richiesta dell’azienda gradiscana ipotizzava di portare la superficie coperta dell’area di deposito a circa 638 mq (con un incremento di circa il 50% rispetto all’attuale) entro 24 mesi. E di ampliare le tipologie di rifiuti pericolosi trattati.
La potenzialità massima di stoccaggio dell’impianto salirebbe a 350 tonnellate, con un incremento del 600%, mentre il traffico di mezzi crescerebbe sino a 42 camion al giorno, pari a oltre 5 veicoli ogni ora. Come si ricorderà, la Provincia di Gorizia in Conferenza servizi ha dato il suo placet all’ampliamento, non sussistendo alcuna ragione ostativa nella domanda presentata dal privato.
«Siamo a conoscenza del parere negativo (ma non vincolante ndr) fornito dall’amministrazione – spiegano Sciapeconi e Seri – ma dato che in ballo c’è la salute dei cittadini, chiediamo di conoscere tutti gli aspetti».
Per questa ragione “Rinnovare” chiederà sia indetta entro 30 giorni un’assemblea pubblica per informare i residenti e placare ogni allarmismo, invitando anche responsabili e tecnici della Provincia, dell’Arpa e di IdealService.
Quanto alle perplessità sull’ex stabilimento Friulresine «visti i dubbi sulla presenza di materiali nocivi e tossici all’interno dello stabilimento» il partito di maggioranza chiede venga verificato che siano state svolte «tutte le attività di smaltimento di materiali nocivi e la bonifica di un sito che per anni è stato a rischio ambientale» e che sia svolto un sopralluogo «per accertare che tutte le precauzioni del caso siano state prese».
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