Stop alle gite scolastiche, feste private vietate, limitazioni per matrimoni e cerimonie: ecco le novità del nuovo Dpcm

Divieto di organizzare feste private, ovunque sia e per tutti. È la proposta del ministro della Salute, Roberto Speranza, per contenere il diffondersi del contagio da coronavirus in Italia.

Il ministro ne ha dato notizia nel corso del suo intervento a "Che tempo che fa" su Rai3. Una misura che ovviamente dovrà essere vagliata in sede di messa a punto - «spero già per lunedì 12 ottobre» - del nuovo Dpcm.

Speranza ha spiegato che ciò si impone anche perchè «la gran parte dei contagi sta avvenendo in ambiti familiari o di relazioni interpersonali». Le feste private «possiamo evitarle», ha detto il ministro. Aggiungendo che «quando c’è una norma, va rispettata, sono convinto che la stragrande maggioranza aderirà. Lavoreremo con le forze dell’ordine perchè questa norma sia rispettata, saranno vietate per tutti».

Per il ministro «una cosa è avere un controllo organizzato di fronte ad eventi che si possono costruire, altra cosa è favorire aggregazioni libere dove non ci sono controlli».

Niente gite scolastiche. Stop alle gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. È una delle misure proposte, secondo quanto si apprende, dal Governo nel corso della cabina di regia con le Regioni e gli enti locali. Il provvedimento dovrebbe entrare nel nuovo Dpcm.

Brusaferro: stop a feste e movida per proteggere gli anziani. «La battaglia ora è impedire che il virus passi dai più giovani agli anziani, finendo per congestionare di nuovo i servizi sanitari», dice in un’intervista a La Stampa il professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, il quale spiega che i contagi aumentano, ma a ritmo inferiore alla crescita di ricoveri e decessi.

«È così anche perchè da oltre due settimane fortunatamente si è fermata poco oltre i 40 anni la crescita dell’età mediana dei contagi», chiarisce. Secondo Brusaferro, «siamo in una nuova fase con un incremento significativo dei contagi» ma il fatto che sia più contenuto rispetto ad altri Paesi «non deve farci prendere sottogamba la situazione», pertanto «dobbiamo intervenire subito sapendo che i provvedimenti presi oggi avranno una ricaduta non prima di 15 giorni».

Oggi, osserva Brusaferro, «contiamo tra le 25 e le 30 vittime al giorno, che si riferiscono ai contagi di due settimane fa, quando i contagi erano un terzo di quelli attuali» e si augura che «non avvenga, ma con i casi attuali tra una quindicina di giorni potremmo veder aumentati i decessi».

Per questo il dirigente sanitario consiglia di «intervenire presto e bene» con misure che «riducono i rischi insiti nelle aggregazioni. Anche informali, come i raduni troppo estesi in famiglia, feste di compleanno, cerimonie, matrimoni. Dobbiamo limitare le presenze come nei luoghi della movida e davanti alle scuole. Sapendo che rispettare le regole oggi significa evitare misure più restrittive domani».

Confcommercio: è una mazzata per il settore. Feste private e banchetti? Altra mazzata per il settore del catering e banqueting. È un provvedimento che penalizza uno dei settori della ristorazione più danneggiati», ha detto il presidente di Fipe - Confcommercio, Lino Stoppani, sullo stop alle feste private e sui limiti ai banchetti previsti dal nuovo dpcm.

«Se mi impedisci di lavorare - ha detto Stoppani - devi prima risolvere il problema degli indennizzi, del sostegno al settore e degli ammortizzatori sociali. Mi aspetto provvedimenti di sostegno per il settore perché i sostegni ce li hanno sempre i soliti noti».

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