Lasciano il negozio a Udine per andare in montagna, marito e moglie vendono formaggio affinato in miniera
A Fusine hanno aperto la Bottega Tre Confini con prodotti di nicchia e locali

La vita scandita dai ritmi più lenti della montagna non fa rimpiangere quelli più incalzanti della città. Per Alex Populin e sua moglie Tania Hrytskevich era giunto il momento di avventurarsi in una nuova sfida, che li ha portati all’inaugurazione, giovedì scorso, della “Bottega Tre Confini” a Fusine. Un negozio principalmente di prodotti caseari, vini locali e regionali. Tra questi, anche i formaggi affinati nella miniera di Raibl, grazie a un progetto portato avanti con il gestore del parco internazionale geominerario Giuseppe Di Vora.
La voglia di mettersi in gioco aveva stuzzicato Alex già da tempo. Dopo la gavetta in alcuni locali udinesi e l’apertura, nel 2014, neanche 23enne, del negozietto di formaggi e prodotti locali in piazza Marconi, in centro a Udine, aveva maturato l’idea di realizzare qualcosa in montagna.
«A Fusine, nella zona del secondo lago – racconta Alex Populin –, andavo regolarmente d’estate, da luglio a settembre, e le domeniche d’inverno con il furgoncino carico di prodotti. Con mia moglie cercavo un posto, sempre in Valromana, dove poter avviare una attività, ma volevo restare vicino al lago, un posto di cui mi sono innamorato».
Così, quando a dicembre la gestrice dell’alimentari Smile di Fusine ha chiuso il negozio, di proprietà della famiglia di Gabriella Paruzzi (e che a suo tempo il padre Lucio aveva gestito), marito e moglie lo hanno preso in affitto, dando vita alla “Bottega Tre Confini” (lasciando alla sorella di Alex il locale di Udine).
«Abbiamo trasformato e riammodernato il negozio – riferisce Populin –, ora specializzato nella promozione di prodotti caseari locali, ma che propone anche altre specialità regionali e non. Lavoro con produttori e consorzi locali e sono un grande appassionato della vita contadina. Mi piacciono i vecchi racconti su come fare il formaggio, il salame. Propongo un prodotto alimentare che sta andando a esaurirsi, sono sempre meno le persone che lo fanno. Ho unito la mia vena imprenditoriale con il mio lavoro di ricerca».
Tra le tipologie di prodotti, infatti, ci sono anche formaggi di nicchia, come quelli affinati nella miniera di Raibl, a Cave del Predil. Da un paio d’anni Populin porta avanti un progetto con il parco internazionale geominerario di Raibl. Nella miniera i formaggi di malga acquistano un sapore particolare. «Dentro – spiega Populin – l’aria è molto pulita e la temperatura bassa». «Le forme restano dai 10 ai 13 mesi in appositi spazi, a una temperatura costante tutto l’anno di 6 gradi e il 98% di umidità, subendo un trattamento naturale – aggiunge il gestore del parco geomineraio, Di Vora –: il formaggio matura, ma resta morbido, a metà tra lo stagionato e il fresco. Un prodotto che utilizzo anche per le degustazioni e gli aperitivi in miniera, per valorizzare le peculiarità del territorio».
Per il momento la vita di Alex e Tania, si svolge «per il 20% a Udine», dove studia la figlia diciottenne Daria e per l’80% a Fusine. Qui la coppia, accolta «in maniera calorosa» ha ritrovato «il contatto con il cliente» e rinnovato l’amore per i prodotti dal sapore di una volta
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