Strada del mobile, in estate i cantieri FOTO

PORDENONE. Quando la nuova viabilità del mobile è stata finanziata il distretto del legno-arredo non aveva ancora conosciuto la crisi del 2008 e tanto più la congiuntura recente con il suo rosario di crisi e chiusure d’aziende eccellenti. A politici e rappresentanti di categoria che ieri, nella sala consiliare della Provincia, hanno “festeggiato” l’ormai prossima assegnazione dei lavori per 4 cantieri su 6 non è sfuggito l’iter con tempi biblici nella realizzazione delle opere.
E’ passato un lustro abbondante (e 2 giunte regionali, ovvero Illy e Tondo) e circa 3 anni serviranno per vedere la viabilità in funzione. «Rischiamo di avere le strade, ma non i camion che le percorreranno», ha ironizzato (neanche tanto) uno dei partecipanti all’incontro riferendosi alla crisi in atto.
A fine giugno la scadenza della gara d’appalto che consentirà, come ha assicurato il presidente di Fvg strade, Giorgio Santuz, di consegnare i lavori in estate. I quattro progetti licenziati, per 30 milioni di euro, ha ricordato l’assessore provinciale, Antonio Consorti, hanno l’obiettivo di collegare il reticolo locale con l’A28 attraverso la sistemazione di 15 chilometri di strade, la creazione di 15 rotonde e l’allungamento di un ponte.
Iter concluso? Tutt’altro. Sono in stand by, infatti, i progetti relativi alla circonvallazione sud di Pasiano (17,5 milioni) e quello del nuovo incrocio tra le provinciali di Pasiano e del Fiume (9,179 milioni). Il motivo? «Purtroppo – ha denunciato Consorti - la Soprintendenza ha imposto ulteriori indagini archeologiche, oltre alle 110 già effettuate».
Un intoppo che non va giù al sindaco di Pasiano, Claudio Fornasieri: «E’ difficile spiegare ai cittadini che sono bloccati 25 milioni di euro e non perché ci siano reperti nel sottosuolo, ma solo in quanto la “colorazione” del terreno è diversa dal normale». Per questo motivo Fornasieri ha chiesto alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, presente all’appuntamento, di intervenire presso la Soprintendenza per sbloccare l’iter. Dello stesso avviso anche il senatore del Pd, Lodovico Sonego. «E’ evidente - ha replicato quest’ultima - che tali opere dovevano essere pronte quando le aree si stavano urbanizzando. Siamo abituati, purtroppo, ai centri intermodali senza collegamenti autostradali e ferroviari e a tempi infiniti».
In ogni caso, come ha rimarcato il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, le opere in appalto «sono un tassello importante per superare almeno parzialmente il gap infrastrutturale dell’area del mobile».
Tornando ai lavori, procedendo da nord a sud, il primo intervento è la sistemazione e allargamento della strada provinciale di Sacile a Brugnera e Prata (oltre 8,8 milioni) con 7 nuove rotonde, 4 piazzole di sosta, adeguamenti dei guard rail e dei fossati. La seconda opera consiste nella variante alla strada provinciale del Livenza, sempre a Brugnera e Prata con un nuovo asse che garantisce la prosecuzione della viabilità del mobile da Villa Varda fino alla zona industriale nord di Prata.
Il terzo intervento è la ristrutturazione dello svincolo di Visinale a Pasiano con l’allungamento dell’attuale ponte e la realizzazione di rotonde al posto del semaforo. Dallo svincolo di Visinale parte il quarto intervento che prevede la sistemazione e l’allargamento della strada provinciale di Pasiano fino all’incrocio con la provinciale “del Fiume”.
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