Strada per il passo di Monte Croce: ristori per le aziende danneggiate
La richiesta, approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Paluzza, sarà presentata alla Regione
PALUZZA. Servono misure a sostegno delle attività produttive penalizzate dalla chiusura della statale 52 bis causata dalla frana che ha colpito Passo Monte Croce Carnico tre mesi fa.
A chiederle alla Regione con voto unanime è stato il consiglio comunale rivendicando la priorità sui lavori per la sua riapertura anziché dar seguito alle richieste del Comune di Paularo su una viabilità alternativa. Intanto, anche il consiglio comunale di Lignano, preoccupato dalle ripercussioni della chiusura della 52 bis sul proprio turismo estivo, ha approvato un ordine del giorno che chiede la riapertura di tale importante viabilità.
Tornando all’aula paluzzana essa ha approvato senza indugi due ordini del giorno presentati coi consiglieri comunali di opposizione Alessandro Guidetti e Andrea Mentil, che hanno motivato la richiesta di ristoro o forma di agevolazione fiscale nei confronti delle attività economiche del territorio viste le gravi perdite economiche causate dalla chiusura della statale 52 bis.
«La zona è da anni in recessione – spiega Guidetti – , ma la perdita economica ora è di grossa portata e se non si interviene nel breve periodo la situazione potrebbe diventare irrecuperabile». La Valle del But già ai margini dei processi di sviluppo nazionali e regionali, in sei anni ha subito tre eventi calamitosi di notevole portata: la tempesta Vaia, l’emergenza Covid e la frana sulla 52bis.
«Quest’ultimo evento ha provocato uno shock economico di grossa portata, in quanto la maggior parte delle attività imprenditoriali traggono benefici economici dal passaggio di merci e avventori provenienti da e per l’Austria», evidenzia l’ordine del giorno condiviso anche dalla maggioranza e che impegna il vicesindaco reggente e la giunta a sollecitare la Regione ad attuare una modalità di agevolazione fiscale o di ristoro, come quella utilizzata per la pandemia, per tutte le attività economiche che operano nei Comuni colpiti da tale evento fino a che l’arteria stradale non tornerà in funzione.
L’altro documento presentato dalla minoranza si riferisce alla mossa del Comune di Paularo che «approfittando della disgrazia altrui – indica Guidetti– avrebbe avanzato alcune richieste alla Regione per sistemare alcune strade comunali come percorsi alternativi a Passo Monte Croce Carnico».
Tuttavia, «tali richieste – si obietta sul documento – se esaudite da parte degli uffici regionali, sarebbero una destinazione di fondi pubblici conferiti per una risoluzione diversa, pertanto potrebbero produrre rallentamenti al ripristino della viabilità della ss 52bis, e alla realizzazione di un percorso alternativo in loco. Una viabilità alternativa diversa da quella in loco – si argomenta – avrebbe delle conseguenze economiche negative sulla Valle del But, già precedentemente colpita da Vaia, oltre che dallo spopolamento».
Mentil etichetta come “scorretto” il comportamento di Paularo. Guidetti, infine spiega che la questione è stata rappresentata all’assessore regionale Cristina Amirante, perché accogliere la richiesta di Paularo vuol dire anche diminuire i fondi già stanziati per la 52bis. Il vicesindaco reggente ha ricordato che per metà marzo è atteso il progetto esecutivo e dopo Pasqua l’avvio dei lavori. L’atto approvato dall’aula paluzzana sollecita la Regione ad attivarsi per una celere risoluzione.
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