Strada piena di dossi a causa delle radici dei pini marittimi

Rimarcato il pericolo per quanti a piedi o in bicicletta si recano all’istituto Torricelli Il sindaco Carli: «Gli alberi saranno abbattuti e sostituiti con nuove piante»



La strada che porta all’istituto Torricelli di Maniago è distrutta dalle radici dei pini marittimi, che hanno creato una sorta di dossi naturali. Un pericolo per quanti percorrono la via a piedi o in bicicletta, costretti a fare slalom tra i sollevamenti dell’asfalto per evitare di cadere. Difficoltà pure per le auto, in quanto le montagnette create dalle radici sono parecchio evidenti. La questione è stata sollevata dal consigliere comunale di opposizione Ilia Franzin (Nuova linfa a Maniago) nel corso dell’ultima seduta delle assise civiche. Il problema è annoso, ma ora è arrivato il momento di metterci mano per risolvere il quadro di criticità.

«Una situazione che risale a una ventina di anni fa – ha dichiarato Franzin –. La strada versa in condizioni pietose e credo sia doveroso trovare una soluzione, considerato pure che non è un bel biglietto da visita in primis per le famiglie dei ragazzi che decidono di iscriversi al Torricelli. Il quadro attuale crea problemi anche sul fronte della sicurezza: prima che succedano episodi spiacevoli, ritengo opportuno che il municipio individui una soluzione adeguata». Pieno appoggio da parte del sindaco Andrea Carli a quanto messo in evidenza da Franzin. «Il manto stradale della via che porta al Torricelli è distrutto dai pini marittimi, che provvederemo ad abbattere prima di tutto nel nome della sicurezza – ha annunciato il primo cittadino –. La situazione attuale mette a serio rischio l’incolumità di pedoni e ciclisti: su questo siamo in pieno accordo con Franzin. È evidente, comunque, che la scelta effettuata diversi anni fa di piantare pini marittimi a Maniago è stata inopportuna». Le piante abbattute saranno sostituite con nuovi alberi. Sulle tempistiche dell’intervento l’amministrazione non si sbilancia.

Sono contemplate piantumazioni anche di specie arboree in altri punti della città del coltello. L’esecutivo Carli ha infatti dovuto procedere con il taglio di alcuni tigli e cipressi per fare spazio alle ciclabili: un’operazione che non poteva essere evitata, come aveva spiegato il vicesindaco Umberto Scarabello, rispondendo a un’interrogazione di Nuova linfa. Non c’erano alternative perché lo spazio è poco e sin dalla fase di redazione degli studi di fattibilità è emerso che non potevano essere adottate soluzioni alternative all’abbattimento. L’amministrazione ha comunque precisato che non si tratta del sacrificio di piante secolari: i cipressi del cimitero sono stati piantati negli anni Novanta. Abbattuti anche gli alberi di via della Stazione: l’alternativa sarebbe stata passare con la ciclabile sul parcheggio di un condominio, azione che avrebbe comportato la necessità di espropri, peraltro a titolo oneroso. Inoltre, sarebbe sorto un problema nella curva su via Unità d’Italia per questioni legate alla pendenza, che non sarebbe stata in linea con quanto previsto dalla normativa sulle ciclabili. —



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