Strada tutta pedonale a Lignano Sabbiadoro per rilanciare la via dello shopping

La proposta parte da Comunità Lignano che vuole anche porre fine al degrado della pavimentazione. Paolo Ciubej: dieci anni fa sono stati investiti 6,3 milioni di euro e oggi bisogna spendere altri soldi

LIGNANO. È il viale dello shopping, dei ristoranti, dei locali alla moda. È l’asse commerciale di Sabbiadoro che si snoda lungo via Udine, via Venezia e via Tolmezzo. La passeggiata dei turisti però viene spesso interrotta dal transito delle macchine, d’inverno come d’estate.

Per questo la lista Comunità Lignano con in testa l’assessore Paolo Ciubej lancia la proposta di renderla pedonale limitando il traffico «alle sole esigenze di chi vi abita o svolge delle attività commerciali».

Ci sono motivazioni tecnico-economiche, innanzitutto. Dieci anni fa il Comune ha speso 6.290.000 euro per il rifacimento dell’asse. E oggi le pessime condizioni in cui versa hanno spinto l’amministrazione Fanotto a intervenire di nuovo investendo 500 mila euro.

La causa del suo degrado «è riconducibile alla non perfetta messa in opera del lastricato e alle molte sollecitazioni al quale è stato sottoposto dall’eccessivo passaggio di auto».

«Il lastricato – continua Ciubej – viene rifatto con la stessa tipologia di piastre per non alterare il progetto originario ma con specifiche modalità tecniche per superare le problematiche emerse con la prima messa in opera. Rimane pur sempre il problema dell’eccessivo traffico che comunque potrà causare nel tempo problemi nella tenuta della pavimentazione».

Il Comune, del resto, non può permettersi un continuo dispendio di risorse. Per la lista dunque «è arrivato il momento che istituzioni, partiti, civiche, associazioni e comitati di qualsiasi natura, cittadini e turisti, debbano riflettere sull'opportunità di ridurre il traffico di tutto l’asse commerciale di Sabbiadoro».

Motivazioni economiche a parte, alla base di questa proposta c’è l’invito a una riflessione che Comunità Lignano rivolge agli operatori economici dell’asse centrale «che in passato hanno manifestato contrarietà alla chiusura del traffico affinchè prendano atto che le abitudini delle persone e dei turisti sono quelle di muoversi in piena libertà e sicurezza, condizione essenziale per permettere loro di guardare le vetrine e sedersi ai tavoli in maggior tranquillità valorizzando così la frequentazione delle attività situate nelle vie centrali, valorizzazione che può portare a un rilancio dei negozi e dei pubblici esercizi».

Si vuole così avviare un dibattito. L’idea di fondo è quella di considerare l’asse commerciale di via Udine, via Tolmezzo e viale Venezia come un grande «centro commerciale naturale.

Tenuto conto che al comune è stato concesso dalla Regione un contributo di quasi 40 mila euro proprio per la creazione di un centro commerciale naturale. Per Lignano questo potrebbe essere il momento di una presa di coscienza utile ad avviare in collaborazione con tutti gli imprenditori, e con il coinvolgimento di cittadini e turisti, il rilancio del cuore commerciale di Lignano».

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