Stroncato traffico di ricette falsificate per ottenere eroina

A Nova Gorica si acquistavano grandi quantità di Xanax che diventava poi merce di scambio tra tossicodipendenti
Bumbaca Gorizia Aerea Gorizia Nova Gorica
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GORIZIA. Xanax in grande quantità grazie a ricette... falsificate. È la scoperta della Polizia di Stato che ha stroncato un ramificato traffico transfrontaliero.

I fatti. Esattamente un anno fa (era l’agosto 2014) la squadra mobile venne informata dalla polizia criminale di Nova Gorica di un ingente sequestro di prescrizioni mediche relative allo psicofarmaco Alprazolam, commercializzato col nome Xanax, compilate sia su carta bianca intestata sia sui ricettari rossi del servizio sanitario nazionale italiano.

Il sospetto, oltreconfine, era nato da un aumento esponenziale di prescrizioni dello Xanax negli ultimi anni, medicinale noto nell’ambito delle tossicodipendenze locali quale valida “merce di scambio” per ottenere eroina.

In quel periodo, la polizia slovena fermò nei pressi di una farmacia di Nova Gorica un tossicodipendente locale che si accingeva ad acquistare tre confezioni del prezioso Xanax con una ricetta rilasciata da un medico goriziano.

Sentito in proposito, svelò che la ricetta l’aveva acquistata per 50 euro da una tossicodipendente goriziana in grado di compilarla in ogni parte, compreso il timbro del medico. Vennero così sentiti i diversi medici goriziani cui si era rivolta quella tossicodipendente.

E si scoprì che uno di loro non aveva avuto rapporti con pazienti per prescrizione di medicinali, ma era stato vittima alcuni anni addietro del furto di un suo timbro. Di conseguenza, riconobbe come false tutte le 150 ricette a suo nome sequestrate.

Altri quattro medici, venuti in rapporto con la giovane segnalata nell’ambito delle prestazioni di Guardia medica al nosocomio goriziano, hanno riconosciuto come autentiche le ricette “rosse”, rilevandone però la falsificazione del contenuto fatta cancellando il farmaco prescritto per inserire al suo posto lo Xanax.

Infine, molte altre ricette su carta bianca, invece, erano totalmente false. In alcune, addirittura, è stata rilevata un’abile scannerizzazione del timbro per la creazione del falso. Non solo: sono stati indicati nomi di cittadini sloveni che non rientrano tra gli assistiti goriziani.

«La falsificazione delle ricette - spiega la Ps in un comunicato - ha portato vantaggio personale nello scambio dello Xanax con l’eroina presso gli spacciatori d’oltreconfine e vantaggio economico nella vendita a terzi delle ricette false o contraffatte, i quali a loro volta avrebbero poi scambiato il medicinale con lo stupefacente o avrebbero assunto il medicinale stesso». Insomma, un vero e proprio traffico transfrontaliero spazzato via.

Le indagini della Mobile, stimolate dal rapporto continuo e proficuo con la Polizia slovena, si sono protratte per circa un anno: tempo nel quale in più occasioni Volanti e Squadra mobile hanno fermato noti tossicodipendenti locali all’uscita dalle farmacie con ricette false.

Le diverse centinaia di ricette mediche sequestrate provano quanto sia stata vasta e diffusa questa pratica illegale.

«L’indagine condotta nel piccolo mondo della tossicodipendenza locale - spiega ancora la Polizia - è stata costellata di false dichiarazioni, reticenze, accuse di indebito utilizzo dei propri documenti e altro ancora per coprire, in realtà, una prassi ben consolidata per reperire delle sostanze, lecite o illecite, in grado di alterare lo stato psicofisico e produrre le desiderate sensazioni. È stato anche possibile quantificare l’utile derivante dalla vendita del medicinale dalle dichiarazioni assunte in cui si afferma che il corrispettivo pattuito era di 10 euro per un blister di 10 pastiglie».

La Procura della Repubblica ha coordinato l’attività e, a breve, il procedimento penale instaurato avrà un seguito anche nelle aule di giustizia in italia. La Polizia rivolge un appello a medici e farmacisti perché segnalino tempestivamente ogni sospetto nella prescrizione o nella vendita del farmaco.

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