Stupro dopo l’evasione dal carcere: arriva l’ordine d’arresto

Il provvedimento ha raggiunto il tunisino Swilah Tawfik nell’istituto di pena di Verona, dove il violentatore seriale era detenuto per altra causa

PORDENONE. Sequestro di persona e violenza sessuale: sono le accuse mosse nel provvedimento cautelare notificato in carcere dai carabinieri di Venezia a Swilah Tawfik, il tunisino di 28 anni che aveva sequestrato e violentato una giovane subito dopo essere evaso dalla casa circondariale di Pordenone, il 15 ottobre scorso.

La donna era poi stata rilasciata a Scorze (Venezia) e l’evaso arrestato a Padova. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Venezia. Tawfik è in carcere per altra causa.

Il provvedimento cautelare è stato notificato nel carcere Montorio di Verona, dove il tunisino (stupratore seriale per il quale la procura ha chiesto nei giorni scorsi 13 anni di reclusione per i soli fatti accaduti nel Padovano) è attualmente detenuto.

Le indagini hanno permesso di confermare il quadro indiziario a carico di Tawfik riguardo alle sue responsabilità nel sequestro e nella violenza sessuale ai danni della giovane, che era stata bloccata in un parcheggio poco lontano dal carcere di Pordenone e costretta a seguire l’evaso.

Segregata e sottoposta a violenza per una notte, la donna era stata rilasciata all’alba nel Veneziano in forte stato di choc.

Il tunisino era stato poi fermato in auto durante un controllo da un agente della polizia stradale poco fuori Padova. In particolare, gli indizi hanno trovato conferma dalle analisi compiute dai Ris di Parma e dai riscontri raccolti dal nucleo investigativo.

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