Sul Collio cresce un ranuncolo unico al mondo

Cormòns, la pianta è stata catalogata dal professor Poldini: «Specie a rischio estinzione». L’annuncio della scoperta durante il convegno all’azienda agricola Zorzon

CORMÒNS. Si chiama Ranunculus farraensis, è stata scoperta da poco e la zona del Collio è l’unica al mondo in cui si può trovare. E va salvaguardata perché, oltre ad essere una specie assolutamente autoctona, è a rischio estinzione.

Quella relativa a questa particolare pianta erbacea (il cui nome deriva dal paese in cui per la prima volta è stata individuata, Farra d’Isonzo) è solo una delle storie di assoluto interesse descritte nel corso della conferenza svoltasi ieri pomeriggio all’azienda agricola Zorzon di Cormòns, nel corso della quale il professor Livio Poldini dell’università di Trieste ha descritto diversi aspetti di unicità, da un punto di vista naturalistico, del territorio.

L’incontro, promosso dall’associazione Amis da Mont Quarine ed inserito all’interno degli eventi per la tradizionale “Fieste di San Martin”, ha visto presenti diverse autorità, tra cui il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta (che proprio sul tema ambiente ha sottolineato come «un capannone intero dell’impianto di Moraro sia pieno di compost che non viene richiesto da nessuno»), il sindaco di Cormòns, Luciano Patat, e il primo cittadino di Sagrado, Elisabetta Pian.

La diffusione della notizia della scoperta di questo nuovo tipo di Ranunculus, una pianta erbacea molto importante per l’ecosistema, autoctono della zona tra Isonzo e Collio e bisognoso di salvaguardia e valorizzazione, ha inevitabilmente caratterizzato il convegno cormonese.

«Dobbiamo porre l’accento su questo tipo di piante tipiche dei nostri territori, perché li contraddistinguono e li rendono unici al mondo: la presenza del Ranunculus farraensis nelle nostre colline e nei nostri prati è un punto di forza enorme anche per il nostro turismo», ha spiegato il professor Poldini, «perché ha una capacità attrattiva di grande valore per gli appassionati dell’argomento di tutto il mondo».

La presenza del Ranunculus si unisce a quella di un’altra specie, animale, riscontrabile quasi unicamente mel territorio: la libellula Cordulegaster Heros, stanziata nell’area del rio Smiardar, proprio dietro il Quarin. Poldini ha anche rimarcato la necessità di «difendere le aree umide della nostra regione: rispetto all’origine, infatti, in Friuli Venezia Giulia si è perso il 99 per cento delle zone umide, peggio ancora di quanto avvenuto in tutta Europa. Dobbiamo assolutamente mantenere quell’1 per cento nella nostra regione per il bene dell'equilibrio naturale del nostro territorio».

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