Sul giardino del degrado è già sfida tra candidati
PORDENONE. Il giardino della discordia. Alessandro Ciriani non risparmia un commento duro sull’ex area di Parco 2. Su Facebook scrive che il «luogo ormai famoso per il degrado e per essere punto di ritrovo di tanti giovani allo sbando.
Mi chiedo se non sia giunta l’ora di intervenire con determinazione per stroncare questo scempio e impedire che altri ragazzi cadano nella rete di coetanei pericolosi». Non è per altro la prima volta che Ciriani attacca su quell’area.
Di recente, sempre tramite il suo profilo Facebook, aveva postato la foto di una siringa ritrovata proprio dai bambini che giocavano.
E nel rispondere ai tantissimi commenti al post – molti di condivisione – aggiunge: «l problema è che in quel parco, come in altre zone della città, non si fa "festa" o goliardia. Gira droga e brutta gente che si sente assolutamente libera di fare ciò che più gli aggrada senza alcun timore».
Ma il sindaco Claudio Pedrotti non ci sta all’accusa di zone franche, terra di nessuno. «Nell’area di via Bertossi non solo abbiamo installato un sistema di viedeosorveglianza che ha aiutato molto le indagini fino a oggi, ma vengono fatti ripetutamente controlli coordinati da Questura, carabinieri e polizia municipale».
Un’attività di controllo svolta anche in altre zone sensibili della città «anche perché, come ormai sappiamo, ci sono gruppi di giovani problematici che si spostano da una zona all’altra». Il Comune, parallelamente ha lavorato con gli educatori di strada, in particolare a Vallenoncello e Villanova. «Non è facile avvicinare i ragazzi, ma alcuni risultati importanti li abbiamo avuti con il progetto Top», conclude Pedrotti.
Anche Marco Salvador, consigliere del Fiume, ha gradito poco il post di Ciriani su Facebook: «Non so se sia peggio per la ragazzina essere stata abbandonata ubriaca – dice caustico – oppure essere sfruttata politicamente per polemica».
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