«Sul parcheggio centrodestra confuso» LE SCRITTE

Udine, il vicesindaco Maio critica l’occupazione simbolica: «Non rientra nella tradizione di Udine, città democratica»
Udine 19 Agosto 2013. PDL inizio lavori protesta parcheggio di Piazza Primo Maggio. Telefoto Copyright Petrussi Press / TURCO
Udine 19 Agosto 2013. PDL inizio lavori protesta parcheggio di Piazza Primo Maggio. Telefoto Copyright Petrussi Press / TURCO

UDINE. «L’occupazione dell’aula consiliare non rientra nella tradizione di una città civile, democratica e tollerante come Udine». Il giorno dopo l’avvio blindato dei lavori del nuovo parcheggio interrato di piazza Maggio con i manifestanti, divisi in varie anime, davanti ai cancelli del cantiere, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Agostino Maio, bolla i consiglieri dell’opposizione di centrodestra che hanno occupato, simbolicamente, l’aula del consiglio comunale, come coloro che cambiano opinione troppo spesso.

«L’occupazione dell’aula consiliare simboleggia lo stato di confusione che ha il centrodestra sulla città e sulla mobilità» sostiene il vicesindaco ricordando che negli ultimi cinque anni, in consiglio comunale, nessun esponente del centrodestra ha contestato la costruzione del mega parcheggio di piazza Primo maggio.

Ma andiamo con ordine perché Maio dopo aver messo in evidenza la confusione degli avversari politici e del programma elettorale del già candidato sindaco, Adriano Ioan, che «collocava sullo stesso piano sia l’apertura che la chiusura di via Mercatovecchio», ci tiene a chiarire che nel «precedente mandato il centrodestra era arrivato al punto di sollecitare la costruzione del parcheggio di piazza Primo maggio e di accusare l’amministrazione Honsell di essere in ritardo».

Il vicesindaco non ha gradito neppure il suggerimento di Paolo Pizzocaro, secondo il quale, a seguito dell’accentuarsi della crisi economica, il Comune avrebbe dovuto fare un passo indietro e non appaltare l’opera da 11 milioni di euro.

«Nel 2009 il centrodestra negava la crisi, diceva che non c’era. Ora che ci sono dei barlumi di ripresa che fanno prevedere la fuoriuscita dalla recessione vengono a fare questi discorsi, a Pizzocaro - insiste l’assessore - ricordo che la costruzione del parcheggio sotterraneo rappresenta una boccata d’ossigeno per l’economia locale anche perché non rientra nel Patto di stabilità».

Maio, in effetti, si sofferma su un dato tecnico che gli fa dire: «Andare ora a cancellare l’unica opera non bloccata dal Patto di stabilità, sapendo che gli 11 milioni non sono spendibili in altro modo perché dovremmo restituirli alla Regione, alla Ssm e alla Fondazione Crup, andrebbe contro la funzione degli enti locali chiamati in questo momento di difficoltà ad avviare nuove opere per cercare di far uscire dalla recessione l’economia locale». A questo punto, il vicesindaco attende dal centrodestra «un atteggiamento meno spettacolare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto