Sulla centrale a biomasse è “guerra” fra i partiti

Gorizia, la maggioranza di centro-destra replica alle accuse di disinteresse di Pd e Sel. «L’opposizione vuole strumentalizzare il problema». La parola al consiglio

GORIZIA. «Gli uffici tecnici del Comune hanno seguito scrupolosamente la legge tenendo presente che la nostra amministrazione, in questo caso, ha competenze soltanto di tipo urbanistico non ambientale e sanitario. A decidere sull’eventuale via libera per l’impianto a biomasse sarà la conferenza dei servizi. Quindi le critiche rivolte al Comune dal centro sinistra dimostrano soltanto la volontà di strumentalizzare politicamente la questione».

Ecco la puntualizzazione dell’assessore comunale all’ambiente, Francesco Del Sordi, a fronte della dura presa di posizione del centro sinistra che si è schierato contro la realizzazione della struttura che dovrebbe sorgere lungo la ferrovia, in via Trieste, a meno di 100 metri dalle abitazioni e 700 dal centro cittadino.

Gli esponenti dell’opposizione chiedono che il consiglio comunale bocci la proposta di verifica di compatibilità urbanistica riguardante l’impianto che sarà discussa, oggi, dall’assemblea: troppe incognite sul livello delle emissioni e si teme un potenziale rischio per la salute dei cittadini (l’Arpa ha chiesto ulteriori approfondimenti sulle emissioni qualora l’impianto venisse realizzato). In più, Pd e Sel attaccano l’amministrazione municipale che non avrebbe ancora intavolato con la ditta un confronto sulle possibili misure di compensazione come il recupero dell’energia termica.

«Un’inerzia inaccettabile, una forma di disinteresse per la salute dei cittadini – è il duro j’accuse lanciato dal capogruppo del Pd, Giuseppe Cingolani -. E ci risulta che sul progetto ci siano perplessità anche tra esponenti della maggioranza». Critiche che, secondo Del Sordi, sono fuori luogo: «Lo ribadisco, questa è pura strumentalizzazione. I nostri uffici, per legge, hanno fatto tutti gli approfondimenti del caso ed erano chiamati a fare delle valutazioni escluisivamente di tipo tecnico e urbanistico. Hanno seguito la procedura e ci sono approfondite relazioni tecniche. Poi abbiamo portato la questione addirittura nella commissione consiliare congiunta e la ditta ha illustrato le sue intenzioni.

Così facendo il centro sinistra finisce per attaccare gli uffici e la struttura amministrativa, non la giunta o il sindaco. Tra l’altro, in questo caso specifico, i nostri uffici non possono dare pareri ambientali e se l’avessoro fatto avrebbero esposto l’amministrazione al rischio di eventuali ricorsi. Non sono ammissibili dunque le accuse di voler tutelare solo determinati interessi».

«Tanto più – aggiunge Del Sordi - che nel caso specifico commetteremmo un abuso se incentivassimo o piuttosto bloccassimo questo iter. Io stesso non voglio ancora esprimere pubblicamente la mia posizione personale perché in questo momento non è giusto essere di parte e posso dire comunque che effettivamente anche tra gli esponenti della maggioranza ci sono delle perplessità sulla realizzazione dell’’impianto.

Sottolineo peraltro ancora una volta che sarà la conferenza dei servizi, con Provincia, Arpa, i tecnici e l’Azienda sanitaria a decidere e il parere che sarà chiamato a dare il consiglio comunale non è vincolante. Insomma, se il consiglio dirà no la conferenza dei servizi potrebbe decidere comunque di andare avanti, oppoure potrebbe succedere che l’assemblea civica dia il via libera, ma che poi sia la conferenza dei servizi a bloccare tutto una volta completate le valutazioni tecniche, ambientali e sanitarie».

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