Supermercato dello sballo: una “serata” con 50 euro

Mdma, Ghb, ketamina e acidi sono le sostanze più diffuse nei raduni “abusivi” Con pochi soldi ci si può rifornire. Ma attenzione ai venditori di prodotti letali

SAN VITO. Mdma, Ghb, ketamina e acidi. Sono le droghe più diffuse nei rave party. Per procurarsele bastano poche decine di euro. Ne fanno uso molti giovanissimi, che si presentano alle feste illegali con l’unico obiettivo di trovare lo sballo. Ci sono quattordicenni che arrivano ai rave e subito cercano la droga. Vogliono provare emozioni forti, ma spesso il fisico non regge.

Se nei locali si trovano sostanze commerciali, nei rave invece la cocaina o l’ecstasy non ci sono. Si trovano i principi attivi in forma di cristalli. In genere l’eroina non è tollerata dagli organizzatori dei raduni, che non vogliono problemi di overdose. Chi viene trovato con questa sostanza viene allontanato.

I rave vengono organizzati nei luoghi più disparati e funziona il passaparola per far sapere dove trovarli, I ragazzi prendono le cose più strane, ad esempio la ketamina che viene usato come anestetico per animali è molto usata, addirittura si preferisce quella che proviene dall’India, dicono che ha principio più elevato in quanto usata per gli elefanti.

La Ghb, la cosiddetta droga dello stupro, è un liquido che serve per pulire la carrozzeria delle auto, è più potente dell’Mdma.

I prezzi della droga sono bassi. Gli acidi possono costare anche soltanto 10 euro. Per questo sono alla portata di moltissimi, anche dei più giovani.

Nei rave è facile comprare di tutto per lo “sballo”. Dentro si trova l’occorrente. In una sera, con 50 euro, un ragazzo ha garantito il “massimo”, dal suo punto di vista naturalmente. Gli acidi costano 10 euro l’uno, se è dolciastro non va bene perché vuol dire che è leggero. Un grammo di ketamina sono 20 euro, è come polvere raffinata, ha un retrogusto di medicinale. Un cristallo di Mdma se è buono deve brillare, è amarissimo e se lo assaggi ti anestetizza subito la bocca. Costa di più e raggiunge i 30 euro a dose.

Ma nei rave ci sono anche i truffatori, come del resto ci sono nei locali commerciali. Il rischio per i ragazzi è che acquistino le pastiglie “false”, sostanze che non danno nessun effetto. Ecco che spesso i ragazzini allora ne acquistano parecchie per trovare quella efficace. Secondo la polizia chi frequenta i rave si divide in due gruppi: persone che ci vanno da una vita, quarantenni e trentenni che vivono nei camper, spacciano e poi c’è la grande parte dei ragazzi con età che variano dai 14 ai 24 anni.

Intanto da Martellago – il paese del Veneziano dove abitava Federico Diana– trapela che il giovane aveva avuto contatti con Tipsina, un’associazione che dal 2013 si occupa di organizzare un ciclo annuale di incontri formativi su: sostanze stupefacenti (effetti e rischi), riduzione del danno, peer education, lavoro di strada, divertimento notturno, uso consapevole e primo soccorso. Un rappresentante dell’associazione, Giovanni Passino, ha rivelato che il giovane aveva avuto un breve contatto con Tipsina a inizio maggio, a Marghera, quando aveva chiesto notizie sulle sostanze così come fanno tanti altri suoi coetanei; una normale chiacchierata, nulla più, poiché l’associazione da tempo si occupa di informare i ragazzi sul divertimento sicuro, su cosa circola nei locali e predispone pure degli interventi notturni e delle attività di ricerca. E lo scopo di Tipsina è proprio di aumentare le conoscenze tra i giovani e promuove degli interventi preventivi.

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