Surriscaldamento di un frigorifero la causa del rogo

Era la notte tra il 23 e il 24 novembre 2016, quando circa 15 mila metri quadrati di una parte della sede di Centrale Adriatica, nella zona industriale Ponte Rosso di San Vito, furono divorati dalle...

Era la notte tra il 23 e il 24 novembre 2016, quando circa 15 mila metri quadrati di una parte della sede di Centrale Adriatica, nella zona industriale Ponte Rosso di San Vito, furono divorati dalle fiamme. Era la porzione dedicata agli alimentari freschi del magazzino, sulla quale nei mesi precedenti Coop Alleanza 3.0 aveva investito ingenti risorse per l’ammodernamento. La parte del magazzino dedicata ai generi vari, ovvero il nucleo storico sorto nel 1983, si salvò, tanto che nel gennaio 2017 tornò in piena attività. La parte ridotta a una catasta di rottami fu dissequestrata dalla magistratura febbraio 2017: soltanto allora si potè procedere alla bonifica del sito, liberato dalle macerie in pochi mesi. Da allora, dove sorgeva il reparto per i prodotti freschi, c’è soltanto un ampio piazzale. Per quanto riguarda le cause del rogo, le indagini non portarono all’individuazione di alcun indizio circa il dolo e si confermò la natura accidentale delle fiamme, con l’ipotesi che si trattò del surriscaldamento del motore di un frigorifero del magazzino, che a sua volta avrebbe innescato l’incendio di materiale coibentante.

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