Taglia l’erba fuori orario Sindaco multato dai vigili

Azzano, Marco Putto: «Mi ero scordato che d’estate è vietato far rumore dalle 13» «I controlli appena disposti sono risultati efficaci. Ho sbagliato e pagato 50 euro»
Di Andrea Sartori

AZZANO DECIMO. Ha pagato 50 euro di multa per aver tagliato l’erba del giardino nelle fasce orarie vietate: il sindaco Marco Putto ieri è stato tra i primi a sperimentare l’intensificazione dei controlli della polizia locale di Azzano Decimo, dopo lo scioglimento del servizio associato con altri Comuni.

Quasi una beffa, considerando che la sera prima in consiglio comunale aveva giudicato positivamente il ritorno a livello municipale del servizio di polizia locale.

Il primo cittadino, in qualità di trasgressore, ha firmato il verbale degli agenti del suo ente alle 14.17, senza dichiarare nulla e saldando il conto immediatamente. «Chi sbaglia paga – ha commentato Putto –. Me ne ero scordato, e giustamente ne ho pagato le conseguenze: l’orario di divieto di taglio dell’erba nei mesi estivi inizia alle 13. Ringrazio i solerti cittadini che hanno chiamato il comando per segnalare la mia infrazione e consentire l’immediato ripristino del rispetto delle regole. Hanno fatto il loro dovere. Ho così sperimentato in prima persona l’efficienza della presenza di agenti sul territorio, ora dedicati al cento per cento ad Azzano Decimo. Chiedo scusa ai vicini per il disturbo, non accadrà più».

In consiglio si è innescato un ampio dibattito proprio sullo scioglimento del servizio di polizia locale dell’associazione intercomunale Sile. Putto ha messo in luce che i cittadini si sono subito accorti che gli otto agenti, più uno part time, sono più presenti in termini di pattugliamenti e controlli, partendo proprio da quelli sulle regole circa la cura del verde privato. «Paradossalmenmte – aveva aggiunto prima della sanzione – dal mancato rinnovo da parte di Prata nasce una situazione positiva. In prospettiva? Dal 1° gennaio 2018 la polizia locale sarà materia dell’Uti. In vista di quella data, auspico che Pravisdomini e Chions assumano vigili, ora che ne hanno soltanto uno ciascuno».

Il consigliere d’opposizione Massimo Piccini però ha fatto notare che «in Trentino l’esperienza delle Uti si è rivelata un fallimento e potrebbe accadere anche qui. Sulla polizia locale, Pasiano e Prata sono usciti dal servizio associato perché lamentavano che gli agenti erano tutti ad Azzano. Putto, dicendo che ora va tutto bene, conferma la loro decisione di tirarsi indietro. Inoltre, è stato scelto come commissario il sindaco di Prata, Dorino Favot, per predisporre l’elenco del materiale da spartire tra i vari Comuni. Tra i vari aspetti, c’è la sede del comando: prima i costi erano suddivisi tra i Comuni, ora dei 24 mila euro annui se ne farà carico Azzano e, da quanto si è detto in consiglio, pare che l’amministrazione voglia far pagare gli altri Comuni per accedervi a visionare la videosorveglianza».

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