Tagliamento, divieti meno ferrei
SAN VITO. Anche il Tagliamento, a San Vito, da qualche mese è più tutelato grazie all’introduzione del regolamento per la tutela della pubblica quiete, magari troppo, per certi aspetti: interpretando le norme alla lettera, anche chi in questa stagione si reca nell’alveo del fiume per prendere il sole e rinfrescarsi rischierebbe una multa, qualora vi si rechi con auto o moto uscendo dalle poche strade d’accesso consentite.
Così, il Comune, nella seduta del consiglio di mercoledì, inserirà una sorta di deroga: una norma che consente l’accesso al Tagliamento senza limiti a chi lo vive senza disturbare, onde evitare equivoci. «Il regolamento – specifica Bruscia – ha portato benefici in termini di tutela delle aree golenali: lo si è visto a Pasquetta e il primo maggio. Restano in vigore tutte le regole, comprese quelle sul divieto di innalzare polveri o fanghi o fare rumori.
E resta pure l’obbligo di percorrere soltanto la viabilità di struttura consentita e indicata in cartelloni e dépliant: ma andava specificato che non sono compresi in quest’ultimo divieto coloro che vivono il Tagliamento in maniera “naturale”».
Stando alle attuali norme, uscendo con un mezzo a motore dalla strada principale che porta al Tagliamento a Rosa o a Carbona, ovvero entrando nel greto anche soltanto per parcheggiare per andare a stendersi al sole, si rischierebbe una multa. La nuova norma specificherà invece che è consentita «la circolazione con veicoli a motore esclusivamente per raggiungere siti per lo svolgimento di attività a carattere socio-naturalistico (picnic, escursioni a piedi e simili) a condizione di andare a passo d’uomo, esclusivamente per raggiungere il sito di stazionamento».
Non è specificamente indicata la “balneazione” (un Comune non può autorizzare in questo senso l’uso del fiume), ma pare implicito che ciò sia comunque «attività a carattere naturalistico». Nel regolamento si specificherà pure che i divieti non interessano le biciclette.
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