Tagliano i pini marittimi? Insorge il popolo del web

Pordenone, il caso piazza Duca d’Aosta. «A Conegliano salvati 30 con lo stesso problema». C’è chi propone un sit in, chi una mozione in Comune. «Basta col cemento»

PORDENONE. Il sasso lo ha lanciato l’avvocato Massimo Ranaldi su Facebook: «Piazza Duca d’Aosta, i tre pini marittimi verranno rimossi lunedì. A me pare assurdo. Sono lì da quando sono nato». In poche ore, la sua bacheca è stata invasa da una marea di post. Oltre 80 “mi piace”, a metà pomeriggio, e altrettanti commenti.

Doveva essere un’operazione di routine, ma pare destinata a gonfiarsi di polemiche e proteste. Le radici dei tre pini marittimi situati nel piazzale dell’ex questura hanno danneggiato l’asfalto, sollevandolo, creando pericolo per il transito delle auto. Gli alberi saranno tolti lunedì.

Ma sono in molti a dire no. Ad aprire il dibattito è stato l’avvocato Massimo Ranaldi, che lì vicino vive. Piuttosto che abbatterli, «chiudere la stradina dissestata e arretrare l’innesto su via Colonna attraverso il parcheggio posto alle spalle dei pini. Oppure, eliminare in toto il passaggio, visto che la strada alternativa è a metà via Molinari, che si innesta su via Caboto».

Insorgono i contrari all’abbattimento, on line. Tanto che c’è qualcuno che propone pure un sit in sotto i pini marittimi (domani alle 12), una raccolta firme o una mozione in consiglio comunale. Sono giovani, ma anche organizzazioni e qualche esponente politico.

«Anche i miei nonni abitavano lì. Tra l’altro non mi vengono in mente altri pini marittimi in città», scrive Filippo Giannelli. «Che tristezza. Verde in meno, grigio in più», per Roberta Bombonato. Per Valeria Bellotto «verde in meno cemento in più ossigeno in meno ombra in meno caldo in più. L’unico modo per salvarci dallo smog è avere più alberi e questi li tolgono. Complimenti!». Enrico Casonato: «Vorranno mettere altri parcheggi blu? La mia città mi piace sempre di meno».

Che fare? Come a Conegliano, suggerisce Lorenzo Andrea Brosadola, dove «in via Pittoni, i pini marittimi (almeno trenta) sono stati salvati semplicemente limando le radici superficiali, cioè facendo quella cosa che a Pordenone “farebbe morire gli alberi”Meditate, gente».

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