Tagliati quindici cedri, scoppia la polemica
CODROIPO. Circa 15 grossi cedri sono stati tagliati all’Asp Daniele Moro, suscitando le critiche di alcuni codroipesi. Immediato l’accostamento ai famigerati tigli di via Friuli, che se non sono costati la poltrona di sindaco a Vittorino Boem, poco ci manca.
Dà la stura alla protesta su Facebook Ermanno Furlanis, che esordisce con la battuta «Faremo luce all’ente Moro, aveva detto Marchetti: il sindaco mantiene le promesse elettorali» e documenta con foto quelle che definisce «le fasi del massacro». In effetti fa impressione vedere caricati su un camion gli annosi tronchi. Arnaldo Roiatti commenta, sempre restando nella metafora: «Effettivamente sul lato ovest c'è molta più luce. Fuori però, perché dentro mi pare non si veda l'alba».
E ancora Furlanis: «Han tagliato i cedri ma resta un ginepraio!». Si contesta, oltre all’eliminazione del verde, una spesa che, vista la necessità annunciata di contenere i bilanci, pare inopportuna. «Nei verbali del Cda citano documenti che non pubblicano sul sito. Questo è grave, sulla mancanza di trasparenza abbiamo fatto un’interrogazione. Senza risposta ovviamente», aggiunge Sergio De Clara (consigliere di opposizione con Progetto Codroipo). «Non erano loro che contestavano la trasparenza a Banelli?» chiede De Clara. Intervengono anche Ana Rodriguez e Anthony Santelia (già candidato sindaco con il M5S).
La vicenda fa proprio venire in mente i tigli di via Friuli, «su cui la Lega Nord – osserva Furlanis, che sta riorganizzando la compagine politica “lista civica Primavera”, – ha fatto gran chiasso, salvo che ora, pur avendo vie privilegiate per chiedere informazioni e incidere sulle scelte, dice di non saperne nulla e non ha mosso un dito».
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