Tangenziale Sud di Udine: si sblocca l’iter per il progetto, da Roma arriva l’ok

Il ministero della Cultura ha indicato una serie di prescrizioni. L’assessore regionale Amirante: «L’iter può finalmente ripartire»

Viviana Zamarian

Un «parere favorevole». Atteso da molto tempo. E che di fatto sblocca l’iter per la realizzazione del progetto di collegamento della statale 13 Pontebbana e la A23 - Tangenziale Sud di Udine (II lotto) nei comuni di Campoformido, Lestizza, Pozzuolo e Basiliano.

Un parere quello rilasciato dal ministero della Cultura (Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale - Dit - Direzione generale archeologia, belle arti) arrivato alla Regione Fvg nel «rigoroso» rispetto di alcune dettagliate prescrizioni – di tipo archeologico, come la necessità di realizzare preliminarmente all’avvio delle opere di scavo sondaggi di verifica, e paesaggistico – che dovranno essere recepite nel progetto.

«Il parere arrivato dal ministero della Cultura – ha riferito l’assessore regionale alle infrastrutture e territorio Cristina Amirante – fa parte delle risultanza della Valutazione di impatto ambientale nazionale che ha trattenuto il progetto della Tangenziale Sud a lungo.

Ora questa fase si è conclusa positivamente con alcune prescrizioni che riguardano in particolar modo le accortezze da adottare durante l’allestimento del cantiere, da un punto di vista archeologico, con la necessità di eseguire degli scavi preliminari, e da una punto di vista paesaggistico».

Un’opera, questa, che dovrà dunque essere necessariamente rivista e aggiornata dai professionisti (considerato che l’iter partì nel 2011) anche alla luce delle norme previste dal piano di gestione del rischio alluvioni che comporta il rispetto di alcune prescrizioni come la necessità di prevedere delle vasche di accumulo d’acqua.

Il progetto, dunque, ora può andare avanti. L’assessore Amirante a breve – tra fine marzo e gli inizi di aprile – incontrerà le amministrazioni comunali (Campoformido, Lestizza, Pozzuolo, Basiliano) che, assieme alla Regione, hanno sottoscritto l’accordo di programma con cui era stato individuato il tracciato viario di collegamento tra la Pontebbana e l’area a sud di Udine e le opere compensative.

«Conclusa questa fase di condivisione – ha riferito Amirante –, si procederà con un avanzamento progettuale che comporterà, inevitabilmente, anche delle modifiche del quadro economico complessivo dell’opera che inizialmente ammontava a 140 milioni di euro coperti da un contributo statale».

Tra il 2025 e il 2026 dunque si punterà a riproporre il progetto definitivo a cui seguirà l’affidamento della direzione lavori. Il sindaco Massimiliano Petri di Campoformido ha parlato «di una bella notizia. Sono contento perchè si può ricominciare a parlare di Tangenziale Sud».

A Pozzuolo restano alcune perplessità come espresso dal sindaco Gabriele Bressan e dal consigliere regionale Massimiliano Pozzo. «Qualche parlamentare annunciò – ha ribadito l’esponente dem Fvg – che il cantiere della Tangenziale Sud sarebbe partito nel 2023. Ricordo che l’accordo di programma sottoscritto dai Comuni è del 2019. Talvolta la politica scambia gli annunci per realtà.

Una Regione è credibile se indica le priorità strategiche. Non si possono avere in programma svariate opere e pensare di portare avanti tutte in tempi brevi. Quanto a Pozzuolo, da anni attendiamo le rotonde sulla sr 353.

Pozzuolo non è un comune di serie B e merita rispetto e la messa in sicurezza della 353 è un atto dovuto, lo dissi quando la giunta era targata Serracchiani e lo ribadisco alla giunta Fedriga».

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