Tanti in pensione e pochi sostituti per i medici di famiglia, ecco i comuni dove si rimarrà scoperti
Tanti pronti ad andare in pensione, turnover insufficiente. La mappa dei comuni carenti nel Pordenonese
«Una situazione drammatica»: definisce così Guido Lucchini, presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Pordenone (in foto in alto a destra), le prospettive dei medici di medicina generale nei prossimi anni. E porta un esempio: «Nel 2025 in provincia di Pordenone si stima che vadano in pensione 18 medici. In tutto il Fvg saranno 79 a fronte di 40 uscite dal Ceformed, la scuola di formazione regionale per i medici di medicina generale». Non va meglio l’anno dopo, quando i pensionamenti in regione saranno 60, ma il numero degli specializzati sarà sempre 40.
Nei mesi scorsi l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale ha approvato l’elenco delle zone carenti 2022, passo indispensabile per chiedere alla Regione la copertura delle zone scoperte. Complessivamente in provincia di Pordenone secondo l’ultimo rapporto mancano 31 medici di medicina generale. Pochi gli ambiti (i gruppi di comuni) che sono a zero carenze, ovvero che hanno tutti i medici di medicina generale richiesti dal rapporto con il numero di abitanti. Tra i critici si segnalano quello di Brugnera dove ne mancano 4, Cordovado (che ricomprende anche Morsano al Tagliamento e Sesto al Reghena) dove ce ne sarebbe bisogno di altri 3, mentre a Pordenone città ne mancano due.
Diversi medici delle zone carenti hanno un numero superiore di assistiti al tetto stabilito dalla legge. Il massimo è di mille 500 pazienti, ma ce ne sono diversi che arrivano a quota mille 800. Questo è dovuto al fatto che, in attesa della nomina del nuovo dottore, i pazienti vengono redistribuiti tra gli altri con una deroga ai numeri stabiliti dalla legge.
Se sarà impossibile coprire nel 2022 tutti i posti carenti, le prospettive per i prossimi anni sono ancora peggiori. «In Friuli Venezia Giulia – prosegue Lucchini – da qui a 10 anni andranno in pensione 471 medici. Attenzione, questo dato è riferito al fatto che vadano a 70 anni, senza contare che potrebbero andare via prima. Gli anni peggiori saranno il 2023, 2024, 2025 e 2026». Secondo la stima di pensione a 70 anni, in provincia di Pordenone nel 2022 andranno via 8 medici, nel 2023 16, nel 2024 12, nel 2025 18 e nel 2026 19.
«In questo momento il numero dei medici che andrà in pensione è di gran lunga superiore a quelli che si rendono disponibili per la copertura». Il numero delle borse di studio del Ceformed sono state portate da 20 a 40, ma ci vorranno tre anni per entrare a regime oltre al fatto che non saranno sufficienti.
La prospettiva più difficile l’anno prossimo è proprio per l’ambito di Aviano visto che andranno in pensione tre medici, tra cui Guido Lucchini: «Rimarrebbe un territorio completamente sguarnito», commenta il presidente dell’Ordine.
Numeri che potrebbero essere peggiori qualora ci fossero medici pronti ad andare via prima dei 70 anni, come si sta verificando. «Tanti colleghi sono stanchi, logorati e demotivati – sottolinea Lucchini – e decidono di andare via prima. Abbiamo avuto anche un caso di un cinquantenne. Dobbiamo chiederci perché è diventato un lavoro logorante, con ritmi e turni asfissianti». Una gran parte di responsabilità ce l’ha la burocrazia e secondo Lucchini se in ogni studio ci fosse una infermiera o una segretaria, la tensione sarebbe decisamente diminuita.
Parallelamente c’è l’altro impegno, fare appassionare alla professione: «Ho trovato sulla mia strada alcuni neo laureati in medicina – racconta – che frequentando gli studi dei medici di medicina generale ne sono rimasti affascinati, si sono resi conto che diventerebbero veramente il medico della persona e che possono mettere a frutto lo studio che hanno fatto. Stiamo facendo di tutto per recuperare giovani a cui far piacere la professione che, se fatta con criterio, può dare grandi soddisfazioni».
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