Tappi per le orecchie per chi contesta la movida

Sacile, sono stati imbucati nelle cassette della posta dei residenti in centro. Intanto il gruppo “Accendi il silenzio” ironizza: «Sacile reginetta delle feste»

SACILE. «Pordenone si candida a capitale della cultura, Sacile si pone sul capo (da sola) la corona di reginetta delle feste: a ognuno la sua vocazione, l’orgoglio e il primato».

Veleni e ironie piovono sulle casette di Natale all’Ortazza e in corte Ragazzoni: il gruppo “Accendi il silenzio” non sta zitto e dà battaglia. «Ognuno è libero di esprimersi come vuole – il sindaco Roberto Ceraolo non ha perso l’aplomb –. La città di Sacile vive un periodo magnifico di successi e vitalità straordinaria nelle feste di fine 2016».

A ciascuno la “sua” Sacile: migliaia di ragazzi contati nelle notti bianche davanti alle casette di Natale, ma il gruppo del silenzio fa guerra alla festa “fracassona”.

Accendi il silenzio. «Pensiamo all’origine antica del termine festa – ha proposto il confronto la professoressa Daniela Giust –. Si riferisce al greco “festiao” o “estiao” che indica l’atto di accogliere nel focolare domestico, confermando il significato profondo di condivisione e accoglienza. Se di condivisione si tratta, per la nostra cittadina non appare così scontato né meritato quel prestigioso titolo».

Dalle parole ai fatti e la differenza si misura con le orecchie. «Ai residenti la festa viene imposta – il gruppo del silenzio si appella ai diritti di pace e quiete notturna –. Devono essere tolleranti e rinunciare ai propri diritti. Appare allora chiaro che di festa non si tratta.

Per essere tale non deve escludere il rispetto delle regole, il decoro, il buon senso, l’intelligenza. Soltanto così sarà vera partecipazione e rappresenterà un primato di valore».

Il sindaco. «Quello che ispira la mia politica amministrativa è il buon senso, simile a quello di un padre di famiglia – ha spiegato Ceraolo –. Nel caso delle festività a Sacile, il buon senso è quello del divertimento che rispetta le regole».

Le regole sono state rispettate, giovedì sera all’Ortazza e in corte Ragazzoni: alle 24 la musica è finita. «E’ misurabile un grande miglioramento nell’organizzazione delle serate musicali rispetto al 2015, davanti alle casette enogastronomiche della Pro – ha rimarcato il sindaco –. Sacile si conferma capitale a dicembre con il grande successo delle iniziative, la partecipazione, la qualità degli eventi diurni e serali».

I goliardi. Non rinunciano alla goliardia quanti vogliono dare una sterzata alla battaglia sul rumore e stanno davanti alle casette di Natale anche a zero gradi: hanno imbucato nelle cassette della posta dei residenti che protestano i tappi per orecchie. Un selfie anonimo con le due piramidi di cellulosa e la “movida” va avanti.

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