Tariffe care e crisi allontanano utenti dalle case di riposo LE CIFRE

Pordenone, liste d’attesa corte e alcuni ospiti tornano in famiglia Le rette lorde oscillano tra 1.500 e 2.300 euro al mese

PORDENONE. E’ spesso l’ultima spiaggia, l’ultima risorsa quando la situazione è così grave, complessa, delicata, da non poter essere affrontata diversamente. E’ la casa di riposo, “l’ospizio” come lo bollavano un tempo i “vecchi”, che mai e poi mai avrebbero voluto finire lì i propri giorni.

Le nostre case di riposo sono, fortunatamente, ben altro rispetto agli ospizi, e - come detto - rappresentano a volte la strada obbligata per alcune famiglie alle prese con anziani le cui condizioni di salute richiedono un’assistenza continua e costante che a casa non riescono ad avere.

Non sono ospizi e l’accoglienza non è gratuita. Anzi. E forse anche la crisi e le pensioni sempre molto modeste fanno sì che recentemente i posti nelle strutture siano sufficienti ad assicurare risposte, in tempi ragionevolmente bassi, alla domanda perché le famiglie non ce la fanno a mantenere gli anziani in struttura.

La Regione ha recentemente deliberato sulle strutture autorizzate, ben 189 su tutto il territorio di cui 26 in provincia di Pordenone. Dei 10 mila 918 posti letto disponibili (sia per persone autosufficienti che per soggetti non autosufficienti), 2 mila 63 si trovano nel Friuli occidentale. A prevalere, ovviamente, sono i posti per non autosufficienti che sono mille 795 contro i 243 per autosufficienti a cui si sommano i 25 posti letto in polifunzionale (a Pinzano).

Rapporti molto diversi rispetto a Trieste, la città più “vecchia” della regione, dove la relazione tra il totale della popolazione e quella anziana è pari al 22%, a fronte del 19% di Pordenone. Non a caso nel capoluogo regionale sono 88 le strutture autorizzate per 3 mila 34 posti letto, a fronte di una popolazione residente di 240 mila persone (circa 315 mila a Pordenone).

Nonostante, in termini assoluti, i posti letto non siano, dunque, tantissimi, dall’analisi sui tempi di attesa della Ass 6, risultano 52 giorni (dato medio provinciale) dal momento della domanda a quello dell’accoglienza; a oggi sono 182 le persone che attendono un posto in casa di riposo.

Peraltro in provincia di Pordenone, unica in regione, è stata istituita una gestione a lista unica: chi ritiene fa domanda e viene iscritto in lista di attesa secondo priorità che attengono alle necessità dell’ospite e alle sue preferenze in termini di struttura. Il primo posto idoneo che si libera, va così al primo dell’elenco.

A frenare il ricorso alla struttura sono, ovviamente, i costi. Al lordo del contributo regionale, le tariffe variano da quella più bassa, 51 euro, a quella più elevata di 76,18 euro; detratto il contributo di 16,60 (per non autosufficienti) si scende a 34,4 e 59,58 euro che corrispondono a mille 812 euro mensili per la struttura più costosa e 1.046 euro per quella meno cara. Una cifra che scende ancora di 1,5 o 2,5 euro al giorno a seconda del valore dell’Isee.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto