Tassa sui rifiuti: bollettini in ritardo Eliminata anche la scadenza del 27

Laudicina: «Rammaricati, ma la responsabilità è di terzi» Non ci saranno sanzioni per i versamenti oltre il termine
Alessandro Cesare



Non c’è pace per gli avvisi di pagamento dell’acconto Tari per il 2021. Inizialmente la giunta aveva fissato la scadenza al 2 dicembre, salvo poi vedersi costretta a far slittare tutto al 27 dicembre a causa dell’inadempienza della prima ditta a cui si era affidato il Comune. Tutto sembrava essere stato risolto, con l’annuncio che entro il 24 tutte le famiglie udinesi avrebbero ricevuto i bollettini a casa. Ieri l’ennesimo colpo di scena: «Considerato che alla data del 27 dicembre la consegna degli avvisi Tari non si è ancora conclusa, i pagamenti potranno essere effettuati anche oltre questa data senza che vengano applicate sanzioni o altri oneri». Queste le parole dell’assessore al Bilancio, Francesca Laudicina, che ha giustificato così il mancato rispetto dei termini annunciati in un primo momento: «Le procedure per garantire il secondo recapito hanno purtroppo comportato un ulteriore slittamento dei tempi tecnici, malgrado gli sforzi per trasmettere in tempo gli avvisi». A questo punto la giunta, insieme agli uffici, ha deciso di dare la possibilità ai cittadini di pagare nel momento in cui riceveranno a casa l’avviso di pagamento, senza fissare un’ulteriore scadenza. E non è escluso che anche il versamento del saldo, fissato al 28 febbraio, possa essere posticipato di qualche settimana. Ma nulla è ancora deciso. Dispiaciuta per l’accaduto, l’assessore Laudicina: «Siamo sinceramente rammaricati per questo disagio che prescinde tuttavia dall’amministrazione. Ci siamo mossi con la massima sollecitudine per informare i cittadini e rassicurali rispetto a tempistiche modificate per cause di terzi», conclude. A restare senza avvisi sarebbe circa un 20% dei cittadini, o poco meno, su un totale di 55.883 nuclei famigliari interessati. Nel complesso l’acconto della Tari, per le casse del Comune, vale 5,321,882 euro, importo che a questo punto sarà spalmato tra il 2021 e i primi giorni del 2022. Cifra che sostanzialmente viene replicata anche al momento del saldo.

Come accennato, qualche settimana fa, il Comune ha deciso di risolvere il contratto con l’azienda Csi srl di Santa Maria Capua Vetere, che avrebbe dovuto completare l’invio dei bollettini in tempo utile per la prima scadenza, fissata al 2 dicembre. Per questo si è deciso di cambiare società, affidandosi alla Maggioli spa di Sant’Arcangelo di Romagna, che in questo mese di dicembre si è fatta carico del servizio di stampa, imbustamento, postalizzazione e recapito degli avvisi di pagamento dell’acconto Tari. Per tale attività il Comune ha investito 28.100 euro. Qualcosa, però, è andato storto, e ci sono stati ulteriori ritardi nella consegna degli avvisi.—



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto