Tasse non pagate: Pordenone affida a Gsm la riscossione delle cartelle

Si amplia la funzione della spa: nuovo servizio dal 2022 Previste due assunzioni per trattare cinquemila pratiche
Enri Lisetto



Si amplia la mission di Gsm spa: dal primo gennaio 2022 effettuerà la riscossione coattiva per conto del Comune di Pordenone. Una sorta di “start up” in seno alla società pubblica – della quale il capoluogo detiene il 60,53 per cento – che ora si occupa prevalentemente di sosta a pagamento e segnaletica stradale.

«Abbiamo intenzione di affidare a Gsm la riscossione coattiva delle entrate non riscosse: contiamo di avere un considerevole risparmio», anticipa l’assessore al bilancio Mariacristina Burgnich all’assemblea dei soci che, peraltro, ha approvato i conti 2020 all’unanimità.

«Stiamo verificando piattaforma e modello operativo da mettere in campo», dice l’amministratore unico della spa Antonio Consorti.

Da qualche anno il Comune di Pordenone ha abbandonato Equitalia e ha conferito l’incarico a diverse società private, frazionando il servizio riscossioni. Ora intende affidarlo a Gsm, che dal primo gennaio 2018 effettua anche la riscossione del canone unico patrimoniale di concessione (ex imposta sulla pubblicità).

«Il percorso è iniziato alcuni mesi fa. Avevamo già abbiamo constatato che il servizio di riscossione della pubblicità è più che buono. La riscossione coattiva – ammette Burgnich – è più delicata. Non sarà un passaggio indolore “scavalcare” la concorrenza. Stiamo studiando la procedura per non incorrere in sanzioni, ricordi e violazioni di norme». Di sicuro dal primo gennaio 2022 il servizio partirà.

Gsm non deve nemmeno modificare lo statuto. «Dobbiamo essere pronti e non certo in maniera parziale», aggiunge Consorti. La spa stima di dover assumere due figure per poter trattare 4-5 mila cartelle l’anno. Il problema principale è rappresentato dagli arretrati: il rischio prescrizione induce ad accelerare, per non perdere il dovuto.

Pordenone farà da apripista, l’auspicio è che altri enti ne seguano l’esempio. Perché, per essere sostenibile, la struttura dovrà aumentare il volume delle pratiche trattate.

Il vento è a favore della spa: nel 2020, infatti, tre comuni sono entrati nella compagine sociale. A maggio di quest’anno pure San Michele, che comprende anche Bibione e non è poco. —



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