Tasse, parroco detective scova l’errore nel bollettino

VITO D’ASIO. Nell’era di internet e delle comunicazioni on line può ancora accadere che un bollettino inviato per posta riservi qualche brutta sorpresa. Almeno stavolta, le lungaggini del servizio postale non c’entrano visto che l’errore, stando al racconto del diretto interessato, sta a priori, al mittente: nello specifico la direzione provinciale di Pordenone dell'Agenzia delle entrate.
A segnalare l’episodio che, vista l’accortezza del destinatario, dovrebbe risolversi senza troppi problemi, è il parroco della Val d'Arzino-Val Cosa don Italico José Gerometta.
«Nei giorni scorsi, come migliaia di altri contribuenti italiani, anche per la parrocchia che “presiedo”, la parrocchia dei Santi Margherita e Osvaldo Re di Anduins-Casiacco, ho ricevuto una raccomandata per il pagamento di un tributo dalla direzione dall'Agenzia delle entrate» spiega il sacerdote. Il bollettino è stato spedito per raccomandata il 31 marzo ed è stato ricevuto dal parroco mercoledì scorso.
«Sin qui nessun problema» commenta don Italico. E prosegue: «Aprendo la busta, sui cui è riportato correttamente l'indirizzo della parrocchia, ho notato che l'avviso di pagamento F24 è invece intestato a un’altra persona.
Suppongo che il modello F24 della parrocchia sia stato inviato altrove. Onde evitare che la parrocchia si trovi fra alcuni mesi o fra alcuni anni a pagare, ingiustamente, multe per non aver soddisfatto i propri impegni con l'Agenzia delle entrate, ho provveduto a comunicare l’errore, inoltrando il modello F24 che mi è stato recapitato per sbaglio con la speranza che possa essere recapitato al giusto destinatario» osserva il pievano.
«Comunicando via email all’Agenzia delle entrate l'errore ho fatto presente che, mi auguro di ricevere quanto prima, il modello F24 esatto, così da poter pagare il dovuto, pregandoli, per quanto possibile e, nella consapevolezza che nessuno è infallibile, a una maggiore attenzione».
«È un dato di fatto che, fortunatamente, la lucidità che ancora mi assiste ha reso possibile che mi accorgessi subito dell'errore» afferma ironicamente don Gerometta, aggiungendo: «Se fossi stato più distratto e non me ne fossi accorto a distanza di tempo mi sarei visto recapitare una bella cartella esattoriale per un mancato versamento. Cosa che spero non accada a qualche altro contribuente, semplicemente meno attento, per un errore attribuibile ad altri».
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